Come già sottolineato in precedenti articoli, stiamo assistendo ad anomalie che rischiano realmente di ripercuotersi sulle condizioni meteo climatiche delle prossime settimane. Come? Portandoci freddo anticipato.
Sembra infatti che alcuni modelli matematici di previsione, pur a fasi alterne, stiano iniziando a fiutare qualcosa d’interessante. Non ci stiamo limitando alla solita previsione per il nostro orticello, no. Stiamo parlando di manovre a più ampio respiro sul continente euroasiatico. Poi, ovvio, i riflessi potrebbero giungere sino alle nostre latitudini.
Possiamo dirvi che in Stratosfera persistono anomalie importanti che potrebbero condurci a un improvviso riscaldamento. Ovviamente è un’ipotesi, non una certezza. Non scordiamolo mai. Certo è che l’andamento delle temperature a vari livelli (da 01 sino a 70 hPa) mostra una tendenza mensile al riscaldamento. In alcuni casi si stanno raggiungendo temperature record, che per novembre è assolutamente anomalo.
Spostandoci in troposfera, quindi ai piani inferiori, non scordiamoci delle imponenti anomalie termiche positive nella regione artica. Anche questo è un elemento non trascurabile e che potrebbe riverberarsi sulle dinamiche meteo climatiche del nord Europa.
Sarà interessante osservare se quanto sta accadendo al Vortice Polare Stratosferico sarà in grado di propagarsi al Vortice Polare Troposferico. Alcuni esperti del settore hanno opinioni assai interessanti a riguardo. Possiamo citare, ad esempio, Judah Cohen che nel suo profilo twitter ha paragonato la configurazione attesa con quella del gennaio 2006. In quel caso registrammo varie ondate artiche e polari marittime in ampi tratti del Continente sino alle medie latitudini (ecco la mappa tratta proprio dal profilo di Cohen)
Si può concludere, quindi, che se le dinamiche descritte trovassero sbocco nelle prossime settimane potrebbero verificarsi precoci ondate di freddo artico e polare a seguito di blocchi anticiclonici imponenti. L’Italia rientrerà nei giochi? Vedremo.