EUROPA DIVISA IN DUE – Il cambiamento di questo week-end è stato davvero repentino e traumatico: il primo scossone invernale ha invaso buona parte del Continente, portando un crollo termico rispetto alle condizioni pre-esistenti di tepore accentuato per la stagione. Se andiamo a vedere l’andamento medio delle temperature nel periodo compreso fra il 21 ed il 27 ottobre, si nota come prevalgono le anomalie termiche positive su tutta l’Europa Mediterranea, Balcani e parte delle nazioni centrali. Diversi invece gli scenari sulle nazioni più settentrionali del Continente ed in particolare sul comparto baltico-scandinavo, dove si stava già consolidando quel serbatoio d’aria molto fredda polare che successivamente ha dilagato verso sud.
PIOGGE SUL MEDITERRANEO – Le anomalie termiche positive su un’ampia fetta del Continente scaturivano dalla costante presenza di un campo anticiclonico, che ha bloccato il regolare transito delle perturbazioni atlantiche. Isole Britanniche, Scandinavia e buona parte del Centro-Ovest Europa hanno visto la nebbia, ma ben poche precipitazioni nella settimana appena trascorsa, prima dell’arrivo di gelo e locali nevicate nel corso del week-end. Sul Mediterraneo Centro-Occidentale non sono invece mancate le piogge, per effetto di un vortice perturbato tra l’altro responsabile degli episodi alluvionali che hanno colpito parte della Spagna pirenaica ed il sud della Francia (su tutti, rammentiamo gli allagamenti impressionanti sul Santuario di Lourdes).