Abbiamo archiviato una settimana dai due volti. Inizialmente le piogge caddero al Centro Nord, anche abbondantemente. Faceva fresco, soprattutto per via della mancanza del sole. Sole che invece al Sud portava temperature simil-estive, anche grazie all’apporto d’aria calda di provenienza africana. Ma nel fine settimana la situazione è mutata radicalmente. Quella Bassa Pressione che per giorni ha stazionato sull’Europa occidentale, è stata costretta a scivolare verso est per via di una rimonta anticiclonica di natura atlantica. L’Alta Pressione delle Azzorre ha preso possesso della Spagna, poi della Francia e ora si sta dirigendo sulle Isole Britanniche.
Dopo una fase primaverile dai connotati invernali, in questi Paesi tornerà a fare un po’ di caldo. Le temperature, rispetto alla scorsa settimana, potranno salire anche di 10/12 gradi. Addirittura in molte zone potrebbero aversi anomalie termiche opposte, ossia positive. Lo scivolamento della depressione verso i Balcani ha causato quel peggioramento che ha contrassegnato il weekend italico. Temperature in picchiata, forti venti, abbondanti precipitazioni, acquazzoni, temporali, persino la neve sui rilievi. Sembra quasi tornato l’Autunno, o forse l’Inverno, con tante persone che si sono viste costrette a riaccendere fuochi o stufe. O chi invece, per uscire di casa, ha dovuto rispolverare i giubbotti invernali.
Certo la situazione non è delle migliori neppure stamane. Continuano a soffiare sostenuti venti settentrionali, le temperature si mantengono al di sotto della norma, soprattutto nelle regioni del Centro Sud e sulle due Isole. L’Italia Settentrionale, fin da ieri, ha potuto godere dell’apporto di un maggiore soleggiamento. Le schiarite sono apparse diffusamente anche per via delle correnti secche di foehn, che dalle Alpi si sono gradualmente propagate verso le pianure più settentrionali determinando così anche un rialzo delle temperature massime.
Attualmente la nuvolosità appare irregolare su varie regioni dell’Italia centro meridionale e vengono segnalate alcune deboli precipitazioni tra il basso Lazio, la Puglia e la Campania. E’ il preludio a quella instabilità giornaliera che dovrebbe diffondersi a tutte le restanti regioni. Si avranno altri acquazzoni, anche in forma temporalesca, che potrebbero avvalersi parzialmente di un po’ di carburante fornito da qualche raggio di sole che apparirà qua e là nel corso del mattino. Ci aspettiamo pertanto fenomeni di maggiore consistenza nelle zone interne e in vicinanza dei rilievi, con propagazione temporaneamente in vari settori costieri. La nuvolosità dovrebbe poi attenuarsi durante la sera, ma in qualche regione riuscirà a permanere causando la caduta di qualche altro rovescio di pioggia. I modelli indicano le aree costiere tirreniche della Calabria come le più probabili.
Segnaliamo infine qualche sporadico piovasco sulla Sardegna occidentale e isolati deboli acquazzoni nel Messinese. Al Nord, lo si è detto, la situazione è senz’altro migliore, anche perché permane l’intrusione dell’aria secca dai quadranti settentrionali. Le poche nubi presenti ricoprono i crinali alpini del confine e sul Triveneto si avrà una parziale copertura di tipo stratiforme. In progressiva dissoluzione nel corso della sera.