Non si fa altro che parlare di caldo, dell’afa, dei record termici che cadono come birilli al di là delle Alpi. A livello d’intensità, lo si è detto ma lo ripetiamo, l’attuale ondata di caldo non ha nulla da invidiare alle più forti incursioni africane del 2003. La differenza sostanziale, al momento, è che all’epoca iniziammo a soffrire fin dal mese di maggio mentre quest anno abbiamo avuto due mesi precedenti nettamente diversi.
Ora, fortunatamente, si guarda con impazienza agli accadimenti nordici perché in grado di ribaltare – entro domani – lo scenario africano. I primi sbuffi d’aria fresca si addosseranno alle Alpi e dal pomeriggio produrranno violenti temporali sui settori orientali. Temporali che in serata si estenderanno su gran parte del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, accompagnandosi a furiose grandinate e colpi di vento. Non solo. Le temperature caleranno di parecchi gradi, aprendo la strada alle correnti settentrionali attese in nottata.
Nelle altre regioni, al contrario, l’avvicinamento di una depressione all’arco alpino innescherà un richiamo di correnti occidentali o comunque meridionali. In tal modo ci aspettiamo picchi termici maggiori nelle regioni adriatiche e del Sud, anche a causa della ventilazione favonica in arrivo dall’Appennino. Le massime supereranno, sovente, 35°C e in Emilia Romagna si potrebbero raggiungere punte di 38°C. Tali valori si registreranno anche in Sardegna, soprattutto nelle zone interne e lungo la fascia orientale.
Per quanto riguarda il Nordovest, detto che localmente si avvertirà un calo delle temperature, avremo valori molto alti in Piemonte sempre a causa dei venti di foehn in arrivo dalle Alpi. In compenso calerà l’umidità, di parecchio, perché come ben sappiamo le correnti favoniche giungono al suolo estremamente secche. Per concludere dobbiamo dirvi che qualche temporale pomeridiano investirà i rilievi dell’Appennino meridionale e della Sicilia.