Ancora temperature molto basse in Svizzera, con punte ben inferiori ai -20 °C. In testa alla graduatoria del freddo Glattalp (1.858 m) che, l’8 marzo, ha toccato i -24,2 °C secondo i rilevamenti della rete gestita da Unwetterzentrale; per quanto invece riguarda la stazione dall’Elektrizitätswerk des Bezirks Schwyz, posta in un luogo ove l’inversione termica è ancora più marcata, la minima è stata di -27,8 °C (sui dettagli relativi ai due siti si veda www.meteogiornale.it/news/read.php?id=19687 e gli articoli collegati).
Anche in alta Engadina valori degni di nota: a Saint Moritz-Flugplatz (1.705 m) i termometri si sono fermati a -22,1 °C mentre nella vicina Sils (1.798 m) hanno segnato -19,8 °C. Passando al Cantone di Neuchâtel invece, La Brévine (1.050 m), detta anche Piccola Siberia Svizzera, ha avuto una minima di -17.9 °C. In territorio italiano, ma sempre sul versante nord alpino, Livigno (1.891 m, rete Centro meteorologico lombardo) ha toccato i -14,8 °C.
La temperatura è scesa pure alle alte quote alpine, dove l’irruzione di correnti dai quadranti settentrionali (con conseguente föhn sulla Pianura Padana) si è fatto sentire nella mattinata del 9 marzo: alla Capanna Regina Margherita (4.559 m), sul massiccio del Monte Rosa, la strumentazione dell’Arpa Piemonte ha misurato -28,2 °C; a Punta Helbronner (3.460 m), nel massiccio del Monte Bianco invece, alle 10 ora locale i sensori segnavano -21,1 °C.