Il Continente Europeo si conferma letteralmente diviso su due fronti, in questa parentesi estiva molto particolare che stiamo vivendo ormai da diverse settimane e che si è confermata anche in questo primo scorcio d’agosto. I primi giorni del mese erano iniziati sotto ottimi auspici per l’Italia, dopo la “burrascosa rinfrescata” di fine luglio. La ferita barica si è poi rapidamente riproposta sul Mediterraneo Centrale, con un nuovo peggioramento ed un nuovo brusco raffreddamento che hanno caratterizzato la fase centrale dell’ultima settimana.
D’altronde, i principali attori barici non sono cambiati: l’anticiclone possente fermo sulla Russia, che si alimenta della sua stessa forte calura e poi l’anticiclone delle Azzorre, troppo spesso relegato ad ovest ed incapace di proteggere adeguatamente le nostre regioni e gran parte d’Europa. In tal modo, la via privilegiata per gli affondi nord-atlantici è stata quella del Centro Europa, Italia e Balcani.
Le anomalie termiche in riferimento all’ultima settimana (periodo di giorni compreso dall’1 al 7 agosto) appaiono eloquenti: quasi tutta l’Europa Centro-Occidentale, esclusa una parte della Penisola Iberica, ha avuto temperatura in media al di sotto della norma, in genere fra 1 e 3 gradi. Caldo senza fine sull’Europa Orientale e sulla Russia: ormai da oltre un mese si viaggia su questi livelli incredibili d’anomalia, ovvero temperature nel complesso di oltre 9-10 gradi al di sopra del periodo.
Gli aspri contrasti termici, esaltati dall’imponente blocco anticiclonico ad est, hanno ulteriormente accentuato le condizioni instabili: su una buona fetta dell’Europa Carpatico-Danubiana non sono mancate precipitazioni localmente consistenti (seppure a macchia di leopardo) ed in diversi casi molto oltre la norma stagionale. La mappa in basso si riferisce alle precipitazioni riscontrate da inizio mese fino a sabato 7 agosto, ma in realtà la situazione si è poi ulteriormente aggravata negli ultimi giorni con le disastrose inondazioni killer balzate purtroppo agli onori della cronaca.
Diamo ora uno sguardo a quello che è stato l’andamento complessivo del mese di luglio: caldo mattatore assoluto su tutta l’Europa, ma si noti la maggiore eccezionalità delle anomalie confinate in particolare verso la Russia e nazioni immediatamente confinanti, compresi i settori baltici e parte della Finlandia.