Stiamo superando il periodo in cui si giocano le ricorrenze delle configurazioni estive, e pare che anche quest’anno vada tutto come la consuetudine suggerisce per una classica estate.
Da notare una caratteristica di questa primavera ormai alla fine: caratterizzata da accenti estremi, si è aperta all’insegna dell’inverno e si è chiusa rassomigliando all’estate. Una faccia non certo atipica della stagione intermedia, ma che nel nostro caso ha fatto segnare temperature molto estreme anche per una stagione caratterizzata da violenti sbalzi termici.
Ma poniamo ora lo sguardo all’imminente estate.
2-3 giugno 2005
Si riforma rapidamente un nucleo anticiclonico sull’Italia, ma centrato a nord delle Alpi, con venti da Est sulla penisola. Tempo quindi piuttosto umido e con possibili temporali violenti, ma non stabilmente perturbato. Temperature in diminuzione.
4-5 giugno 2005
Persiste questa precaria alta pressione a ridosso delle Alpi, che ora sembra determinare una curvatura maggiormente meridionale dei venti, con rialzo termico.
6-14 giugno 2005
L’alta pressione delle Azzorre si rafforza con vigore sull’Oceano e si espande verso l’Italia, dove i venti divengono settentrionali o orientali.
Tempo prevalentemente sereno e caldo, oltre le medie del periodo. Possibili temporali di calore e forse qualche insidia perturbata in più sullo Ionio.
Riepilogo
Tempo scontatamente estivo tra lo stabile e l’afoso con possibili temporali. Alta pressione ben distesa in parallelo dall’Atlantico verso l’Europa occidentale. È finito il lungo dominio delle circolazioni in meridiano.