Prosegue scontata la circolazione atmosferica basata su continui promontori e saccature sviluppati in meridiano. Situazioni che apportano un tempo piuttosto freddo al Sud Italia e sui versanti orientali della penisola, viceversa un tempo più mite o meno freddo (rispetto alle medie stagionali) su parte delle Alpi e delle regioni settentrionali italiane. Prosegue sulle Alpi nord-occidentali (escluse le Marittime e parte delle Cozie) la siccità che perdura dai giorni dopo Natale.
Rimando ancora, per chi desidera conoscere meglio le finalità di questa rubrica, all’articolo inaugurale visibile su https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=7400
Vediamo ora l’evoluzione per i prossimi giorni.
11 marzo 2005
Fino all’11 marzo la situazione non cambia. Alta oceanica in meridiano investe in parte le regioni settentrionali italiane con asciutti venti di föhn, mentre al Sud Italia persiste una circolazione depressionaria.
12-16 marzo 2005
Finalmente s’interrompono i venti da Nord, almeno in parte. Il vortice polare scende dalla Norvegia verso l’Inghilterra. La pressione sale inizialmente al Sud Italia, dove la temperatura si riporta su valori più consoni al periodo. Viceversa la temperatura scende sotto la media su tutte le regioni settentrionali (ancora -6°C@850hPa).
Ad inizio periodo possibili precipitazioni al Nord Italia con venti di libeccio, ancora una volta con possibile ombra pluviometrica per le regioni nord-occidentali italiane. Precipitazioni che potrebbero ripresentarsi però fin verso il 16.
17-23 marzo 2005
Ecco ora un cambiamento che sembra ben strutturato. Si forma sul Mediterraneo una vasta area di alta pressione con contenuto sub-tropicale. Il 18 è sulla Penisola Iberica e nei giorni successivi si espande fino ad inglobare tutta l’Italia.
Le temperature in libera atmosfera salgono soprattutto al Nord Italia, probabilmente per la prima volta decisamente sopra la media del periodo. Nel frattempo al Sud Italia, in particolar modo sui versanti orientali della penisola, resta una debole circolazione di venti settentrionali che potrebbe mantenere le temperature leggermente più basse delle relative medie (da confermare, l’aria potrebbe essere più mite anche qui).
Il periodo appare stabile e mite, per tutta l’Italia.
Riepilogo
Dopo un ultimo periodo instabile su almeno alcune regioni italiane, ritorna con vigore la prospettiva di un solido anticiclone mite,che già ci aveva accompagnato per buona parte dell’ultimo inverno.
Ai fianchi di questo anticiclone residui freddi potrebbero debolmente insidiare le regioni sud-orientali italiane, dove discendono ancora venti settentrionali. Viceversa sull’Europa occidentale, ma in particolare sull’Oceano, una struttura depressionaria cala dalla Groenlandia fin verso le Azzorre, per poi lambire con venti meridionali la Penisola Iberica. Una circolazione che potrebbe in un futuro non remoto portare le prime classiche piogge primaverili anche sulle Alpi, per le quali continua un periodo mediamente asciutto.
Dopo un inizio marzo invernale, nessuna anomalia da segnalare nella configurazione atmosferica che viene a determinarsi.