Mentre violenti temporali stanno attualmente interessando la Grecia e l’Egeo, la situazione più interessante in ambito europeo è costituita dalla imponente discesa fredda che si preannuncia sulla parte orientale del nostro Continente.
Notiamo, a tale proposito, alla quota di geopotenziale di 850 hPa (circa 1450 metri di altezza), un notevole contrasto termico in poche centinaia di km.
Mentre un’isoterma ancora estiva di +16°C abbraccia tutto il Mediterraneo centro occidentale (+16°C sono stati misurati, questa notte, nei radiosondaggi di Milano e di Bologna), in Alto Adige, al confine con l’Austria, tale valore termico si dimezza.
E, la Repubblica Ceka, presenta già dei valori di radiosondaggi di 0°C.
Spostandosi ancora verso nord est, notiamo che in Polonia i valori termici sono già di 6-7°C al di sotto dello zero, e, in Bielorussia e nei Paesi Baltici, i valori scendono ancora fino a -10°C.
Si tratta di isoterme già invernali, molto anomale per la fine di ottobre, così come sono anomali i +16°C rilevati nel Nord Italia.
Questa prima ondata non interesserà la nostra Penisola, che verrà solamente sfiorata, ma una seconda massa d’aria fredda, in arrivo la prossima settimana, determinerà un calo delle isoterme che, al Nord Italia, potrebbe essere anche di 20°C al livello di 850 hPa.
Il che vorrebbe dire che le temperature al livello del mare potrebbero calare da valori di 8-10°C oltre la norma stagionale, fino a valori di 7-8°C al di sotto di tale norma, con un calo termico decisamente raro per il nostro Paese, abituato ad “addolcire” gli estremi termici grazie alla sua posizione favorevole.