Le nevicate sulla costa nord-orientale degli Stati Uniti hanno fatto notizia, ma sono tutt’altro che eccezionali. Ben differente il discorso per il Nord Europa, che sta realmente vivendo un dicembre straordinariamente gelido. Dopo la neve che ha creato disagi proprio in coincidenza del Natale, le temperature sono ulteriormente crollate in coincidenza dell’avvenuto miglioramento con l’ulteriore afflusso di masse d’aria artiche.
Un nuovo record per questo dicembre ha colpito Dublino: la capitale irlandese, dopo essere scesa a -10,6°C la Vigilia di Natale, ha registrato ben -12,2°C all’alba del 26 dicembre, valore non così lontano dal record termico assoluto che risulta essere di -15,6°C. Il soffio dell’Atlantico ha comunque contribuito a mitigare nettamente il clima in Irlanda, ma un po’ su tutto il Regno Unito, nel corso della giornata odierna: brusco rialzo termico, a Dublino nella scorsa notte la colonnina di mercurio non è scesa sotto i +0,4°C, in aumento di quasi 13 gradi in appena 24 ore.
Le ultime due notti hanno invece visto raggiungere i massimi di gelo su alcune zone della Francia Orientale. A Strasburgo, in Alsazia, la temperatura il 26 dicembre è scesa ad un valore -17,6°C, addirittura battuto dai -18,4°C dell’ultima notte (raggiunti o sfiorati i -20°C secondo altre stazioni meteo limitrofe). Si tratta di un valore notevolissimo, ad appena 5 gradi dal record di freddo storico risalente al lontano 1938, quando fu misurato sempre nel mese di dicembre.