Le ultime ore sono state dedicate, giustamente, al ciclone mediterraneo – TLC o Medicane – che ha investito le nostre regioni. Piogge localmente torrenziali, potenti nubifragi forieri di alluvioni lampo, trombe d’aria, raffiche di vento, acqua alta da record in Laguna Veneta.
Queste le condizioni meteo delle ultime 24-36 ore. La situazione andrà pian piano migliorando, ma non sarà un miglioramento duraturo. Il Mediterraneo è intrappolato all’interno di un’ampia lacuna barica, mentre l’Alta Pressione è defilata sull’Atlantico orientale.
Alta Pressione che, spingendosi verso l’Islanda, innescherà un’altra poderosa saccatura polare sull’Europa occidentale. L’affondo depressionario punterà la Francia e i settori settentrionali della Penisola Iberica, per poi piegare in direzione sudest. Ciò significa che punterà l’Italia, determinando un nuovo severo peggioramento.
Dobbiamo tenere conto di un elemento: i mari sono ancora caldi, o comunque miti. Il contrasto tra il freddo polare e l’energia termica rilasciata dalle acque del Mediterraneo genererà un’altra struttura ciclonica. Probabilmente un altro ciclone, forse non così intenso come DETLEF, ma poco ci manca.
Dando un’occhiata ai modelli a più alta risoluzione non possiamo far altro che confermare ingenti precipitazioni a partire da venerdì. Difficile, ad oggi, dirvi con precisione quale sarà l’esatta traiettoria dell’area ciclonica, quindi distribuzione ed entità delle piogge potrebbero subire importanti modifiche.
Le mappe odierne ci mostrano quel che vedete in allegato, ovvero un maggiore coinvolgimento della Sardegna, del medio alto Tirreno e soprattutto del Nord Italia. Scorgiamo accumuli di pioggia che potrebbero superare agevolmente i 100 mm, addirittura a ridosso dei settori alpini e prealpini centro orientali si potrebbero superare i 200 mm.
In quest’ultimo caso sarà importante anche capire la quota neve, che dagli ultimi aggiornamenti potrebbe attestarsi attorno ai 1400 metri.
Al Sud potrebbe transitare qualche linea d’instabilità nella giornata di domenica, allorquando potrebbero verificarsi degli acquazzoni principalmente sui settori tirrenici.