Marzo, lo sappiamo, è definito pazzo per antonomasia. Spesso in grado di alternare fasi prettamente primaverili ad altre altrettanto invernali. Il 2007 rispecchia idealmente tal tipo di andamento. Analizzandolo nel dettaglio, rammentiamo una prima parte decisamente sopra media dal punto di vista termico, specie nei valori massimi. Ora, invece, siamo entrati all’interno di un inverno mancato per l’intero arco del trimestre freddo.
Si potrebbe discutere per ore circa la natura e dinamica di tal tipo di peggioramento. Alcuni potrebbero definirlo tipicamente tardo invernale, altri d’inizio primavera, altri ancora di chiaro stampo invernale. Volendo approfondire la conoscenza storica dell’attuale fase, si dovrebbe risalire in direzione del Polo, laddove s’è originato un possente nucleo di aria Artico-Marittima. Il movimento verso Sud è stato poi reso possibile dall’elevazione meridiana dell’alta pressione delle Azzorre, in direzione della Groenlandia.
Una massa d’aria particolarmente gelida in quota, tanto che non vi sono state grosse difficoltà nella scavalcare il baluardo alpino, spesso muraglia insormontabile. Non ci si faccia quindi ingannare dai valori termici riscontrabili a livello del suolo, in quanto in presenza di tali masse d’aria il raffreddamento avviene in concomitanza delle precipitazioni. Le quali rendono possibile in trascinamento dell’aria fredda verso il suolo, appunto.
Da ciò derivano le nevicate, talvolta umide, che nella giornata di ieri hanno fatto la loro comparsa fin verso le pianure del Centro nord. Senza accumuli chiaramente, quelli vi sono stati, anche abbondanti, oltre i 400-500 m di quota. Considerando tale andamento potremmo senza dubbio ritenere l’episodio invernale a tutti gli effetti.
La giornata odierna non porterà sostanziali variazioni, se non un parziale miglioramento del tempo sulle regioni Settentrionali, specie sui settori di Ponente laddove non sono attese particolari precipitazioni. Qualche fenomeno interesserà invece le regioni orientali, con altre nevicate a quote decisamente basse. Al Centro, invece, assisteremo ad una parziale attenuazione dei fenomeni sui settori tirrenici e la Sardegna, mentre sul medio Adriatico, specie zone appenniniche interne, vi saranno ancora temporali, grandinate e nevicate a quote pressoché basso collinari.
Infine il Sud, area dello stivale che vedrà le maggiori condizioni di maltempo per traslazione del minimo barico verso Sud est. Avremo un ulteriore lieve calo termico che sarà concomitante con le precipitazioni. Pertanto il raffreddamento sarà maggiore laddove più intensi saranno gli stessi fenomeni. Possibili pertanto delle nevicate, specie su Molise, Basilicata e Calabria Settentrionale, a quote collinari.
Concludiamo con i venti, che permarranno moderati dai quadrati prevalentemente Nord occidentali. Particolarmente colpito, come sempre in tali circostanze, il settori tirrenico, mentre in Adriatico avremo una parziale rotazione da nordest, anche se debole. Insomma, un’altra giornata di pieno inverno per quella primavera che oramai inizia ufficialmente.