Il fenomeno, ne avevamo già parlato una volta, viene chiamato “bomba ciclonica meteorologica” quando si verifica una rapida caduta di pressione di almeno 24 ectopascal in 24 ore.
Ecco, martedì il tempo era primaverile mentre mercoledì la situazione è cambiata radicalmente. In varie parti degli States si verificavano intense nevicate, venti tempestosi e condizioni climatiche decisamente pericolose. Secondo le previsioni del Weather Forecasting Centre nella zona delle Rocky Mountains la neve continuerà a cadere sino a sabato, ma il centro di bassa pressione ha iniziato a spostarsi sulle Grandi Pianure e nel Mid-West.
Intensive nevicate, talvolta vere e proprie bufere di neve, hanno investito il sudest del Sud Dakota e il sud-ovest del Minnesota. Nonostante le difficili condizioni climatiche e grazie al duro lavoro dello staff dell’aeroporto di Denver, i voli cancellati sono stati soltanto – si fa per dire – 180.
Non sono mancati danni e disagi, danni dovuti alle forti raffiche di vento che hanno divelto alberi, coperture di tetti, cartelloni stradali. I disagi erano ugualmente causati dal vento, che ha lasciato circa 20 mila persone senza elettricità tra Sud Dakota e Minnesota. In Colorado le attività amministrative sono rimaste chiuse in 54 contee.
Non è la prima volta che capitano eventi di questo tipo negli USA e non è la prima volta che si parla di bufere di neve. Ora toccherà all’Europa, ovviamente non con la stessa violenza ma nei prossimi giorni sentirete spesso parlare di freddo e neve a bassissima quota. Anche sull’Italia.