Il sistema nuvoloso atlantico appare prossimo all’Italia: come si può notare in basso dall’analisi satellitare fornita dalle Sembach, la striscia perturbata si mostra indebolita in prossimità dei nostri settori occidentali e non solo per l’impatto orografico contro la sezione alpina. Nonostante tutto, l’avanguardia della perturbazione riesce a portare qualche isolato piovasco sul Settentrione. Il rinforzo del campo anticiclonico sul Mediterraneo e sull’Europa Centro-Orientale porta la perturbazione a frammentarsi in due rami distinti, con il primo che tenderà a scorrere verso il Nord Europa, mentre il secondo, a carattere prevalentemente temporalesco, si porterà sul Mediterraneo Occidentale, grazie all’isolamento di un nucleo ciclonico tra Penisola Iberica ed Isole Baleari.
L’ammasso nuvoloso che sta affondando sul Mediterraneo va monitorato con attenzione, anche se non sarà in grado d’interessare direttamente le nostre regioni. Il flusso umido sciroccale che verrà attivato, a partire dai bassi strati, sarà in grado d’arrecare un temporaneo peggioramento sulle Isole, come si evince dall’attuale area instabile già in azione sul Canale di Sicilia. Per la giornata di domani appaiono più smorzati i brevi fenomeni da instabilità, essenzialmente isolati sulla Sardegna: va notato che il global model GFS evidenzia scarsi fenomeni, ma i modelli ad alta risoluzione indicano un maggiore peggioramento a carattere orografico su parte dei settori orientali e meridionali dell’Isola, come mostra la seconda mappa in basso, un’elaborazione ad alta risoluzione del modello MTG-LAM.
Sul finire della settimana, il recupero dell’Anticiclone di matrice sub-tropicale appare possente ed in grado di relegare decisamente verso ovest (Penisola Iberica) il disturbo instabile mediterraneo. Migliorerà il tempo sulle Isole, ma le analisi odierne mostrano un asse della cupola anticiclonica leggermente più ad ovest e questo potrebbe esporre le estreme regioni meridionali ad una componente di correnti fresche continentali balcaniche. La seconda mappa evidenzia come le zone ioniche e la Sicilia potrebbero essere le uniche aree della Nazione soggette ad un leggero calo termico in quota, rispetto alla situazione attuale.
Lungo termine Le elaborazioni odierne danno purtroppo credito ad una lunga militanza del dominio anticiclonico su gran parte dell’Europa Centro-Meridionale. Nonostante un indebolimento dei valori pressori in quota, non appare più all’orizzonte un cambiamento attorno a metà mese, che attualmente è da posticipare più in avanti, ma le tendenze ad oltre 10 giorni non possono avere un grado di validità degno di nota.