Alta pressione atlantica (1038 hPa) in espansione verso est coinvolge tutto il settore occidentale europeo sino alle coste del Mare del Nord.
Con questo suo spanciamento, però, va ad impattare contro un sistema frontale sospinto dal fulcro depressionario scandinavo (977 hPa) che attraversa l’Europa centro-orientale.
Questo flusso sta alimentando notevolmente il vortice depressionario greco (1006 hPa), in pieno dinamismo.
Sull’Atlantico settentrionale spicca la voragine depressionaria a 964 hPa, fucina imperterrita di fronti gelidi pronti ad erodere la superficie settentrionale azzorriana.
Correnti gelide artiche continentali spingono un sistema nuvoloso carico di neve e pioggia su tutti i paesi dell’Est e, sfruttando questa discesa latitudinale plumbea, colpiscono al fianco di levante l’Italia.
Il nuovo fronte freddo groenlandese si affaccia nuovamente sui cieli scozzesi, nascondendo il sole azzorriano.
Il promontorio anticiclonico presente sul Mediterraneo occidentale sta garantendo una imperiosa protezione meteorologica a tutta l’Italia. L’afflusso di aria fredda e secca settentrionale ha liberato i cieli dalla nuvolosità significativa.
Il foehn, vento caldo alpino presente sul versante nord-occidentale italiano, ha rialzato localmente le temperature mettendo in allerta i territori dal rischio valanghe.
Spicca, sul lato sud-orientale dell’immagine satellitare, la nuvolosità corposa campeggiante sulla Penisola Ellenica. Il vortice depressionario isolato viene alimentato dalle correnti fredde provenenti dal Mare di Barents.