Sta per andare in scena il passaggio di testimone, virtuale, tra la stagione invernale e quella primaverile. È bene rammentare che si tratta di una consegna meteorologica, per quella astronomica vi sarà ancora un po’ di strada da fare. Eppure, in tanti lo lamentano, sembra non esservi stata differenza tra la stagione che verrà e quella che sarebbe dovuto essere. Un inverno sulla carta, non di certo nei fatti.
Ora, l’allarmismo potrebbe divenire giustificato se tal scenario venisse incastonato all’interno del global warming. Qualora andassimo a ritroso, rispolverando gli archivi meteorologici, potremmo renderci conto di vecchie stagioni durante le quali l’inverno decise di scegliere altri lidi. Forse non come quest’anno, nel quale le temperature si sono mantenute costantemente sopra le medie stagionali. Durante il quale si è avuta una carenza precipitativi su alcune delle nostre regioni, mentre su altre, da fine gennaio, si registra un surplus notevole.
Merito, o forse demerito, di una certa ripresa atlantica, la cui azione s’è esplicata attraverso un intenso flusso di correnti mediamente occidentali foriere di tempo umido, a tratti autunnale, a volte primaverile. A voler essere pignoli si è trattato, e tuttora si manifesta, di un’intensa attività depressionaria del ramo occidentale del Vortice Polare. Una figura ingombrante, capace di relegare l’alta pressione oceanica ad un ruolo di comprimaria. Nessun tentativo deciso di blocco atlantico, soltanto in un’occasione.
Detto ciò, vediamo insieme quello che sarà il tempo previsto per la giornata odierna. In sede titolare si è fatto riferimento ad un campo di alta pressione proveniente da Ovest. Ebbene, si tratta di un promontorio stabilizzante di matrice oceanica, con supporto subtropicale in quota. Causa il parziale cedimento barico in Atlantico per due distinte depressione, profonde, poco a Sud dell’Islanda.
Tuttavia permane una debole circolazione ciclonica prossima alle regioni Meridionali, laddove, attualmente, sono atto deboli precipitazioni a carattere sparso tra la Penisola salentina e la Sicilia meridionale. Strascichi di quella perturbazione che nelle ultime 36 ore ha portato fenomeni sparso, localmente rovesci, e delle nevicate a quote medio alte su Alpi e Appennini.
Ma le deboli precipitazioni lasceranno rapidamente luogo ad un deciso miglioramento delle condizioni meteorologiche, specie tra il pomeriggio e le prime ore della sera. Permarranno un po’ di nubi medio alte su Sicilia e settori ionici di Calabria e Puglia, ma non sono attese altre piogge. Il resto del Paese godrà di una giornata stabile, ricca di sole. In serata copertura stratiforme si farà strada verso le aree alpine e prealpine, con locali sconfinamenti fin verso la pianura.
Causa il transito, sull’Europa Centrale, del ramo caldo di una perturbazione oceanica in rotta verso le Isole Britanniche. Precipitazioni relegate comunque ai settori esteri. Anche oggi avremo venti deboli o moderati prevalentemente dai quadranti Nord occidentali. Le temperature non subiranno sostanziai variazioni se non locali aumenti nelle pianura del Nordovest per debole foehn.