La giornata di ieri è stata segnata da numerose celle temporalesche inseritesi all’interno di una linea d’instabilità associabile a quella vasta area di Bassa Pressione che da giorni si estende dal Mare del Nord fin verso il medio Atlantico. Gli effetti più evidenti si sono avuti al Nord, l’area peninsulare più vicina alla depressione. Qualche temporale, inserito a sua volta all’interno del flusso umido sud occidentale, è stato in grado di manifestarsi anche sulla Sardegna e localmente in talune zone dell’Appennino centro settentrionale, mentre al Sud e in Sicilia è giunta aria calda d’estrazione libico-tunisina.
Aria calda che seguiterà a fluire anche nella giornata odierna e se osservassimo l’immagine satellitare del primo mattino potremmo renderci conto della graduale espansione anticiclonica verso nord. Nei prossimi giorni confermiamo il rinforzo di una figura stabilizzante subtropicale, alimentata cioè da aria calda proveniente dal nord Africa. Estate pronta alla rapida riscossa, dopo che per giorni è stata messa in crisi dall’azione ciclonica presente alle medio-alte latitudini.
Lo schema barico, a livello continentale, sta infatti mutando. L’azione depressionaria va estendendosi verso l’Atlantico portoghese, alimentata da nuovi impulsi di aria umida oceanica provenienti grosso modo dall’Islanda. Schema barico che, nella sua proposizione, è destinato a riportare in Italia quella figura anticiclonica che nell’ultimo scorcio di Maggio ha regalato scampoli di piena Estate. Intanto già oggi, come detto precedentemente, le regioni Meridionali peninsulari e la Sicilia risulteranno le regioni più calde sia a livello peninsulare che a livello continentale. Perlomeno portandoci verso Nord in direzione dell’Europa centro orientale, occidentale e della Penisola Scandinava.
Al Nord avremo invece una residua azione di disturbo, esercitata da un flusso di umide e temperature correnti meridionali. Tuttavia avremo maggiori spazi di cielo terso, in particolare sulla Val Padana, ove difficilmente giungeranno nuovi temporali. Analizzando le mappe di previsione sussiste la possibilità che qualche cella temporalesca riesca a sconfinare verso le zone pianeggianti del Veneto e localmente del Friuli, ma non avranno quell’intensità che nei giorni scorsi ha causato non pochi disagi.
Attualmente vi sono un po’ di nubi sparse su buona parte delle regioni Settentrionali, ma si tratta in prevalenza di nubi stratiformi, il riscaldamento diurno andrà a favorire la genesi di rovesci temporaleschi a ridosso dei rilievi. Qualche cumulo potrebbe inserirsi anche lungo l’Appennino centro settentrionale e non è del tutto escluso qualche isolato quanto breve acquazzone, ma su gran parte del Centro Sud e nelle Isole, salvo il transito di un’innocua copertura stratiforme, avremo condizioni di cielo sereno o poco nuvoloso.
Detto delle temperature, i venti andranno ad intensificarsi parzialmente dai quadranti occidentali, permanendo meridionali soltanto sulle regioni Settentrionali.