NEVICATE PREZIOSE La neve fresca, caduta a tratti fitta tra domenica e lunedì, ha davvero portato una notevole boccata d’ossigeno per molte aree alpine e prealpine alle prese con il lunghissimo digiuno, specie fra Piemonte e Lombardia. Trattandosi di un episodio prettamente primaverile, la neve è caduta spesso sotto forma di rovescio, privilegiando alcune zone e lasciandone altre pressoché all’asciutto. In particolare, sul Triveneto le nevicate (a quote peraltro solo medie-alte) non hanno generato apporti così rilevanti, essendo legate quasi unicamente a manifestazioni temporalesche. Sulle Alpi Lombarde invece gli accumuli ad oltre 1500 metri sono risultati localmente importanti, variando in media dai 20 ai 50 centimetri di neve fresca: depositi di bianco fondamentali per alleviare la lunghissima siccità.
PAESAGGI STRAVOLTI L’immagine vista sopra si riferisce all’Alta Val Brembana (Piani del Monte Avaro), nel bergamasco, una delle aree maggiormente colpite dal maltempo e dalle nevicate in quota. Per fare un confronto con la situazione precedente, ci sembra interessante mostrarvi esattamente lo stesso scorcio che era possibile osservare nel pomeriggio di sabato, poco prima del peggioramento quando annunciavamo le imminenti nevicate. La differenza fra le due foto è incredibile ed il paesaggio appare completamente irriconoscibile, con le montagne ora decisamente più cariche di neve e prima completamente spoglie (quest’ultima la vera grande anomalia che ha caratterizzato e continua a caratterizzare molte zone alpine).