Italia Paese di alluvioni, non è una trovata giornalistica, ma realtà. Non di rado alcuni eventi alluvionali si sono avuti in zone ad elevato rischio idrogeologico, oppure in altre dove la mano dell’uomo ha sotterrato canali e fiumi per costruirci sopra di tutto: strade, autostrade, scuole, condomini, uffici pubblici o parcheggi.
Da piccolo abitavo quasi in campagna e dopo una pioggia intensa udivo il rumore del ruscello che si generava in una collinetta vicina. Per carità, si trattava di un piccolo, ma proprio piccolo corso d’acqua.
Oggi quel fiumiciattolo non c’è più. L’acqua finisce nelle fognature e sopra ci sono le case.
Mio padre mi racconta che nella piazza del paese le donne lavavano i panni in un torrente. Ma io quel fiume non l’ho mai visto: vi sorge al suo posto una piazza con tanto di pavimentazione in granito, con panchine, alberi e nulla, ma proprio nulla fa credere che 60/70 anni fa c’era dell’acqua che scorreva libera e che i canti delle signore si confondevano con quello dell’acqua che scorre.
Quante volte avete letto nel quotidiano locale che i lavori di risanamento di un certo edificio sono stati bloccati perché sotto scorreva dell’acqua, no, un fiume sotterraneo.
L’acqua è un bene prezioso, ma uccide, ed in Italia ha ucciso centinaia di volte, vuoi per degrado dell’ambiente naturale e quindi imperizia di qualcuno, vuoi per fatalità.
Alluvioni storiche e vicine debbono farci riflettere: le previsioni del tempo da sole, che annunciano piogge rilevanti possono dare un relativo aiuto, esse non ci dicono com’è il sottosuolo. E poi e cosa facciamo, ogni volta che dovrebbero cadere 100 mm di pioggia in 24 ore, abbandoniamo casa? Se la tua casa è sopra un canale coperto 50 anni fa e non lo sai, che puoi fare? Pregare, forse.
L’altro giorno leggevo su un giornale locale che un passante si è accorto che l’asfalto di una strada urbana sprofondava. Ha avvisato le autorità.Nel frattempo si apriva una profonda voragine dove sotto scorreva un torrente.
Il pericolo sta quindi anche sotto i nostri piedi, non solo in prossimità di grandi o piccoli corsi d’acqua.
Allora cosa fare? Personalmente ho espresso una mia grande perplessità al problema, e il titolo “il pericolo che viene dal sottosuolo” non mi pare azzardato.