La Somalia centrale, in una sola notte, ha ricevuto la stessa quantità di pioggia che cade in un anno. Le inondazioni sono già costate la vita a 62 persone. Le precipitazioni sono cadute per 14 ore di fila nella notte tra il 27 e il 28 settembre per un totale di 188 l/mq. Un quantitativo che, come detto, corrisponde alla media annua dell’intera zona.
Tra le 62 vittime ci sono cinque bambini, mentre le persone sfollate ammontano a 1.700 unità. I residenti delle aree inondate stanno affontando una situazione molto difficile, molti hanno perso oltre la casa anche vasti possedimenti, mentre centinaia di capi di bestiame sono morti per annegamento.
Fortemente colpita è la città di Beledweyne, la sede della regione. La popolazione, peraltro, è in difficoltà non solo a causa delle inondazioni, ma anche a causa dei frequenti attacchi dei militanti al-Shabab.
Le operazioni di soccorso e di evacuazione, la fornitura di cibo e l’assistenza medica sono forniti dai soldati della missione dell’Unione africana in Somalia. “Stiamo contribuendo con tutte le nostre forze. Ove possibile, offriamo assistenza. Fortunatamente, almeno per il momento, non abbiamo riscontrato nessun caso di colera. I bambini e gli anziani sono i più vulnerabili”, ha dichiarato Abdi Waberi, un medico militare giunto da Gibuti.
I rappresentanti del governo somalo hanno richiesto gli aiuti umanitari, ” queste persone hanno un disperato bisogno di sostegno. La loro situazione è destinata a peggiorare ulteriormente nei prossimi giorni, se non giungerà nessun aiuto”, sostiene Abdifatah Afrah, sindaco della città di Beledweyne.