Su gran parte del continente europeo (Mediterraneo, centro Europa e regioni balcaniche) si estende il caldo e poderoso abbraccio dell’alta pressione sub-tropicale di estrazione africana. Nella giornata di giovedì in Romania si registreranno valori di pressione fino a 592 dam riferiti all’altezza geopotenziale di 500 hPa, fatto davvero notevole. Sull’altro versante, prosegue il tentativo di erosione da parte della saccatura Atlantica. L’ingresso di aria decisamente più fresca in ambito europeo, collegata al cut-off britannico, sarà causa di episodi di instabilità e temporali su buona parte delle regioni centro-settentrionali europee, Francia in prima linea. L’Atlantico non vuol rinunciare al ruolo di primadonna, questa estate proprio no.
Giovedì andrà in scena al tour l’undicesima tappa, la Marseille – Montpellier (182,5 km), quasi del tutto pianeggiante dopo le fatiche alpine.
L’instabilità in avanzamento da ovest non raggiungerà le strade della tappa prospicienti il Golfo del Leone.
Il cielo si manterrà allora sereno o poco nuvoloso, per una temperatura prossima ai 30 gradi.
I venti, di moderata intensità, spireranno dai quadranti meridionali.
Venerdì sarà la volta della Montpellier – Castres ( 205 m.s.l.m., propagini meridionali del Massiccio Centrale), 12° tappa. Qui i ciclisti rivedranno qualche salita, certo non impegnativa: il Montèe de la Beante, 958 m.s.l.m., l’ostacolo da superare ad una quarantina di chilometri dall’arrivo.
Si avrà il passaggio sul terreno di gara di una struttura frontale a carattere freddo collegata ad un minimo pressorio posizionato sulla Germania occidentale.
Il cielo mostrerà una nuvolosità in deciso aumento rispetto alla giornata precedente, probabili piogge soprattutto in prossimità dell’arrivo.
La temperatura, in netta flessione, farà segnare valori di circa 10-12 gradi a 850 hPa (15-16 gradi sul punto più alto della corsa), intorno ai 20 gradi la temperatura all’arrivo.
I venti, moderati, tenderanno ad assumere una componente occidentale.
Buon Tour de France a tutti.