Davvero un mese molto vivace quello che è appena trascorso, ricco di eventi talvolta estremi sia dal punto di vista del caldo che del “freddo”. Numerose sono state le giornate in cui la colonnina del mercurio non è riuscita a superare i 30° mantenendosi su valori davvero gradevoli, anzi, se non fosse stato per la breve visita dell’anticiclone africano a metà mese avremmo registrato temperature sotto media di almeno 2°.
Il maestrale ha fatto la voce grossa tenendo lontano dal nostro territorio l’incubo africano e una sola ondata di caldo a cavallo tra il 15 ed il 20 Agosto ci ha ricordato di essere nel vivo della stagione estiva regalandoci giornate estremamente calde con temperature quasi ovunque prossime ai 40°, nel casertano in particolare si sono avuti valori diffusamente superiori ai 39°, un po’ meglio è andata sulle coste con medie non superiori ai 37° ma comunque molto rilevanti.
Come detto in precedenza il dominio delle correnti Nord Occidentali è stato palese influenzando nettamente il regime pluviometrico con fenomeni diffusi e abbastanza frequenti per tutto il mese; fortunatamente non si registrano eventi estremi in tal senso fatta eccezione per il giorno 4 con un forte temporale che ha distribuito accumuli medi superiori ai 17 mm.
Ecco i valori registrati questo mese con le medie sempre tra parentesi:
Napoli: 20° – 29° (18° – 30°) Pioggia 45.6 mm (42 mm)
Salerno: 20° – 28° (19° – 30°) Pioggia 53.3 mm (35 mm)
Caserta: 18° – 28° (18° – 30°) Pioggia 14.5 mm (47 mm)
Appennino Campano: 13° – 21° Pioggia 121 mm
Da questi dati si notano temperature minime leggermente superiori alla media che vengono compensate da temperature massime leggermente inferiori abbassando la media mensile di appena mezzo grado.
Cambia il discorso per gli accumuli pluviometrici specialmente nel settore costiero che ha fatto spesso i conti con temporali marittimi tipici del maestrale e accentuati dal contrasto col mare caldo di questo periodo. Spicca il Salernitano con il 50% circa in più rispetto alla media, nella norma la provincia di Napoli e palesemente al di sotto il Casertano a causa della mancanza di attività termoconvettiva tipica della stagione estiva nelle zone interne.
Da notare infine gli accumuli notevoli del settore appenninico che ovviamente ha un clima a sé in ogni caso.