Piove molto poco ad Agadez, città del Niger ai margini meridionali del Sahara, e l’architettura è quella tipica della regione, con gli edifici (nell’immagine il minareto della Moschea) costruiti con il fango e le impalcature sempre in opera, per riparare immediatamente i danni delle rare, ma a volte torrenziali, piogge. Fonte immagine www.westafrika.org.
Si abusa spesso, nei media, della definizione di “caldo torrido”, da utilizzare per situazioni di temperatura elevata ma bassa umidità. Vogliamo un esempio di vero caldo torrido? Niamey, capitale del Niger, alle 13 di venerdì 31 marzo aveva 38°C con ur del 6% e punto di rugiada di -6°C. Soffiava l’harmattan, il vento da est tipico della regione subsahariana, a 20 km/h. Sempre in Niger, Agadez alle 17 del 31 marzo aveva 40°C con punto di rugiada -8°C (la umidità relativa era al 5%) e vento da est a 30 km/h.
Un sistema frontale semistazionario ha innescato lo sviluppo di temporali, con associati rovesci localmente intensi, sulla Repubblica Domincana tra lunedì pomeriggio e mercoledì. A Sabana de la Mar sono caduti 142 mm, quasi tutti nelle 24 ore comprese tra martedì mattina e mercoledì mattina, più della media di marzo, che è 109 mm. Mercoledì, Santiago ha registrato 122 mm e anche sulla capitale Santo Domingo ha piovuto parecchio (38 mm).
Intensi rovesci temporaleschi questa settimana hanno interessato la costa caraibica del Costa Rica. A Puerto Limon, ben 406 mm sono caduti tra lunedì sera e venerdì mattina. Puerto Limon e la vicina Matina sono state alluvionate.
Parte di Terranova, in Canada, è stato interessato a inizio setimana da intense nevicate, per il transito di un sistema frontale che si è spostato lentamente, insistendo quindi a lungo con i fenomeni. A Saint John’s, capolouogo della provincia, sono caduti 36 cm di neve tra lunedì mattina e mercoledì mattina, con lo spessore del manto nevoso che ha raggiunto i 66 cm. A Gander, situata proprio sull’isola di Terranova, il manto nevoso ha raggiunto i 91 cm mercoledì mattina, dopo la caduta di 28 cm di neve fresca nelle precedenti 48 ore.
Intense piogge e temporali hanno interessato parte dell’Iran tra martedì 28 e mercoledì 29 marzo. Ad Aligudarz, sono caduti 60 mm di pioggia nelle 48 ore, mentre a Yasoge ne sono stati registrati 41, accumuli ben oltre quelli medi mensili di marzo.
Nel mese di marzo, Bangkok, capitale della Thailandia, normalmente soffre condizioni di clima caldo e molto umido. In questo marzo 2006, fra l’altro, la temperatura è rimasta quasi sempre al di sopra dei valori medi climatologici. Tra giovedì 30 e venerdì 31 marzo, però, Bangkok ha fatto notizia per un altro motivo, ovvero per le abbondanti precipitazioni di natura temporalesca. Sono infatti stati registrati 97 mm in 24 ore, moltissimo considerando che la media di marzo è di soli 36 mm.
Ritorno del freddo e della neve in questo infinito inverno giapponese. Giovedì 30 marzo, estremi termici 0,1°/2,3°C a Sapporo, sull’isola Hokakido, con 5 mm di neve fusa e manto nevoso risalito a 6 cm. La neve è caduta anche sull’isola Honshu, ad Aomori, Akita ma anche, molto più a sud, a Matsue e Tottori. Venerdì 31 marzo, temperature minime negative (-1°C) anche a Tokyo e Hiroshima. Sapporo si è fermata, nella minima, a 1°C, ma non ha superato i 3°c di massima e in città è di nuovo caduta le neve, anche se mista a pioggia (5 mm complessivi), cosa che in realtà ha fatto sciogliere quasi tutta la neve al suolo.
Piogge localmente molto intense hanno investito la parte est dell’isola di Luzon, nelle Filippine, nella seconda parte della settimana. In 48 ore, tra la mattina di mercoledì e quella di venerdì, ora locale, sono caduti 284 mm a Casiguran.
Venti forti hanno investito parte della Groenlandia mercoledì. Godthab (Nuuk) ha registrato una raffica massima di 59 miglia orarie, mentre Manitsoq ha avuto raffiche di 60 miglia orarie.
Venerdì 31 marzo le temperature nel nord Europa non sono state certamente primaverili. Nella Lapponia norvegese, Kautokeino è scesa di qualche decimo sotto i -30°C. Nel nord della Finlandia, Kevo e Ivalo sono scese rispettivamente a -29° e -28°C. Anche Lovozero, nell’estremo nordovest russo, è scesa a -29°C. Queste temperature sono 19°-20°C più basse di quelle medie dell’ultima decade di marzo.