Il rovescio che abbiamo appena visto dalle foto, dopo aver colpito in particolare l’isola di San Pietro, evolve verso sud/est, portando deboli precipitazioni sulle zone vicine alle coste.
Appena uscito temporaneamente il sole, ecco comparire un fantastico arcobaleno verso est-sud/est. Si tratta di un doppio arcobaleno, come potrete notare con attenzione dalle immagini.
Ma non finisce qui la spettacolare instabilità dovuta all’intrusione d’aria fredda in quota. Un nuovo ammasso nuvoloso, sulle orme del precedente, dà luogo rapidamente a nuove precipitazioni sul mare, sviluppandosi ulteriormente nello spostamento verso le zone costiere.
Ancora una volta la zona maggiormente interessata dalle precipitazioni risulta l’isola di San Pietro, mentre a Fontanamare cade solo qualche goccia, accompagnata da rinforzi di vento di maestrale a raffiche.
A seguire, compaiono le nuove schiarite, stavolta definitive.
Ecco l’arcobaleno, fotografato appena comparso, alle 18.30 in punto. In questa fase stava piovendo. A destra si nota un altro arcobaleno, molto più sbiadito.
In tutto il suo splendore, ecco un’immagine più ravvicinata dell’arcobaleno.
Il cumulonembo ormai in fuga verso sud/est. Spettacolare l’incudine della nube.
Contemporaneamente, ecco l’avanzata del nuovo consistente ammasso nuvoloso, con le virga visibili verso il mare. Nel giro di pochi minuti, scivolerà anche questo verso l’isola di San Pietro.
Ecco le nuove schiarite che si aprono verso ovest, stavolta definitive. Il cielo infatti torna irregolarmente nuvoloso, ma senza nuovi annuvolamenti cumuliformi minacciosi.
Queste fasi d’instabilità sono classiche della primavera, e sono diventate tradizione del periodo Pasquale.
L’aria fredda giunta nel Mediterraneo non è stata di rilievo trascurabile. In Sardegna infatti lo zero termico si è portato temporaneamente al di sotto dei 1500 metri d’altezza.
E i rilievi del Gennargentu, oltre i 1400 metri, hanno visto la caduta di 30 centimetri di neve fresca. Purtroppo non durerà, e non sarà sufficiente alla riapertura delle piste.
Anzi, il nuovo aumento termico previsto, collegato a un peggioramento di matrice nord-africa, scioglierà la neve già entro le prossime 24-36 ore.
Pubblicato da Mauro Meloni
Il rovescio che abbiamo appena visto dalle foto, dopo aver colpito in particolare l’isola di San Pietro, evolve verso sud/est, portando deboli precipitazioni sulle zone vicine alle coste. Appena uscito temporaneamente il sole, ecco comparire un fantastico arcobaleno verso est-sud/est. Si tratta di un doppio arcobaleno, come potrete notare con attenzione dalle immagini. Ma non finisce qui la spettacolare instabilità dovuta all’intrusione d’aria fredda in quota. Un nuovo ammasso nuvoloso, sulle orme del precedente, dà luogo rapidamente a nuove precipitazioni sul mare, sviluppandosi ulteriormente nello spostamento verso le zone costiere. Ancora una volta la zona maggiormente interessata dalle precipitazioni risulta l’isola di San Pietro, mentre a Fontanamare cade solo qualche goccia, accompagnata da rinforzi di vento di maestrale a raffiche. A seguire, compaiono le nuove schiarite, stavolta definitive. Ecco l’arcobaleno, fotografato appena comparso, alle 18.30 in punto. In questa fase stava piovendo. A destra si nota un altro arcobaleno, molto più sbiadito. In tutto il suo splendore, ecco un’immagine più ravvicinata dell’arcobaleno. Il cumulonembo ormai in fuga verso sud/est. Spettacolare l’incudine della nube. Contemporaneamente, ecco l’avanzata del nuovo consistente ammasso nuvoloso, con le virga visibili verso il mare. Nel giro di pochi minuti, scivolerà anche questo verso l’isola di San Pietro. Ecco le nuove schiarite che si aprono verso ovest, stavolta definitive. Il cielo infatti torna irregolarmente nuvoloso, ma senza nuovi annuvolamenti cumuliformi minacciosi. Queste fasi d’instabilità sono classiche della primavera, e sono diventate tradizione del periodo Pasquale. L’aria fredda giunta nel Mediterraneo non è stata di rilievo trascurabile. In Sardegna infatti lo zero termico si è portato temporaneamente al di sotto dei 1500 metri d’altezza. E i rilievi del Gennargentu, oltre i 1400 metri, hanno visto la caduta di 30 centimetri di neve fresca. Purtroppo non durerà, e non sarà sufficiente alla riapertura delle piste. Anzi, il nuovo aumento termico previsto, collegato a un peggioramento di matrice nord-africa, scioglierà la neve già entro le prossime 24-36 ore. Cerca per tag: meteo clima Pubblicato da Mauro Meloni Inizio Pagina