Mercoledì sera, al termine di una conferenza internazionale tra il governo dell’Uzbekistan, il Fondo internazionale per il salvataggio del lago d’Aral e numerose organizzazioni internazionali (tra le quali la Banca Mondiale), è stato firmato l’accordo per il progetto di salvataggio del Lago d’Aral.
“Lo stanziamento di 3 miliardi di Dollari punta ad alleviare le conseguenze del disastro ecologico che ha colpito 67 milioni di persone nella regione dell’Asia centrale”, ha dichiarato il vice primo ministro uzbeko Rustam Azimov. Il Presidente uzbeko Islam Karimov e il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon hanno lanciato un appello internazionale per porre rimedio al disastro che ha colpito la regione. Secondo molti esperti si tratta di uno dei più grandi disastri causati dalle attività antropiche.
I prosciugamento del lago d’Aral è il risultato degli scellerati progetti di irrigazione sovietici degli anni ’60, che hanno deviato il corso dei maggiori affluenti del lago impedendo di fatto l’afflusso all’interno del bacino. Di conseguenza, la salinità del lago è salito al 24 per cento, la fauna ittica si è praticamente estinta e i villaggi di pescatori sono stati decimati dalla crisi.
Il Fondo Internazionale di salvataggio fu istituito nel 1993 sotto l’egida della Banca Mondiale e comprende il Kazakistan, Uzbekistan, Turkmenistan, Kirghizistan e Tagikistan. La capacità del lago è diminuita da 1064 a 399 km3 e il livello è sceso di 13 metri.