Il vortice depressionario, protagonista della giornata di ieri sul Tirreno, si è notevolmente indebolimento nello spostamento verso l’area Balcanica.
Tuttavia, il sistema perturbato collegato al vortice in traslazione ad oriente, ancora a inizio della giornata odierna ha portato fenomeni piovosi maggiormente intensi sulle zone più orientali, in particolare sul Triveneto. Ottimi gli accumuli nevosi, piogge rilevanti in pianura che, considerando anche le ultime 12 ore della giornata di ieri, hanno superato i 20 mm in molte località, fra cui Bolzano, Venezia e Treviso.
Al seguito di questo transito frontale, stiamo osservando un significativo cambiamento della circolazione, dovuto all’arretramento retrogrado verso la Penisola Iberica del nucleo principale ciclonico di tutta la vasta Depressione, presente negli scorsi giorni su gran parte dell’Europa centro-meridionale e mediterranea.
Tale evoluzione favorisce un richiamo di correnti sud-occidentali più miti sull’Italia, in particolare sui versanti occidentali, associato alla modesta espansione in direzione del sud della Penisola di un cuneo altopressorio stabilizzante in quota di matrice Libica.
Fa eccezione il nord Italia, laddove il richiamo umido sud-occidentale in quota è associato all’avvicinamento di un impulso perturbato legato al vortice iberico. Le nubi associate a quest’impulso determinano le prime piogge sulla Liguria, Alpi occidentali e basso Piemonte.
La situazione andrà a peggiorare nelle prossime ore, con precipitazioni localmente accentuate dall’orografia che esalta le situazioni perturbate con correnti intorno S/SE nei medi-bassi strati.
La prima domenica d’Aprile vedrà dunque in scena una novità mica da poco: il settore occidentale del nord Italia sarà infatti l’unica area alle prese con un certo maltempo, con il ritorno di precipitazioni generalmente moderate ed uniformi.
Quali saranno le zone effettivamente interessata dal raggio delle precipitazioni? Quasi tutta la Liguria eccezion fatta probabilmente per l’estremo levante, il Piemonte, la Val d’Aosta e la Lombardia centro-occidentale, coinvolgendo anche parte dell’Emilia.
Tali precipitazioni saranno nevose a quote superiori ai 1200 metri, con ulteriori importanti apporti utili per il turismo pasquale in particolare per l’Appennino Ligure ed Emiliano, già interessati da fenomeni consistenti negli scorsi giorni.
Il peggioramento sarà breve e modesto, ma la configurazione barica in essere sarà quella tipicamente favorevole all’azione orografica delle precipitazioni sui settori di nord-ovest, grazie alle correnti umide da SW a quote più alte, e sciroccali (S/SE) ad altezze inferiori.
Sul resto d’Italia la domenica assumerà nuovamente connotati efficacemente primaverili, grazie ad un’ulteriore risalita termica.
La settimana santa vedrà modeste insidie instabili, ancora collegate al vortice Iberico. Difatti, il vortice tra martedì e mercoledì sembra insinuarsi (con relativo isolamento di goccia fredda) verso la Sardegna, il basso Tirreno e la Sicilia, alimentando dunque una situazione d’instabilità, seppur circoscritta a queste regioni.
Nel frattempo correnti fredde polari sono attese in discesa sull’est Europeo e lambiranno il versante Adriatico, grazie all’arretramento dell’Anticiclone nordico dalla Penisola Scandinava al Regno Unito. Figura Anticiclonica che per il resto della settimana, e in definitiva come tendenza per Pasqua, sembra avere intenzioni protettive verso il nostro Paese ed il Mediterraneo centro-occidentale.