La neve all’alba del primo marzo è, per Pescara, il record di questo inverno interminabile. I primi fiocchi nel cuore della notte; alle 6 lo spettacolo della spiaggia e delle strade della città ricoperte da una spessa coltre bianca.
I maggiori problemi di circolazione si sono avuti nelle zone collinari ma già in mattinata la situazione è tornata alla normalità.
Diverso lo scenario in provincia, in particolare nell’area vestina dove neve e ghiaccio hanno paralizzato, soprattutto al mattino, i centri di Collecorvino, Loreto e Penne, e quelli pedemontani di Villa Celiera, Montebello di Bertona e Farindola.
Alla piaga delle frane, che ha messo in ginocchio la circolazione in diversi punti, si è aggiunto il calo brusco delle temperature e la nevicata notturna (tra lunedì e martedì) che ha reso impraticabile gran parte delle principali arterie di collegamento tra i centri interni e la zona costiera. Automobili fuori strada, mezzi pubblici bloccati e lievi incidenti hanno mandato in tilt i pendolari che ogni giorno si spostano sull’asse della Statale 151 da Pescara a Penne.
Anche le scuole sono rimaste pressochè deserte un po’ in tutti i Comuni colpiti dal gelo polare. Per diversi chilometri, il fondo stradale era un’autentica pista da sci. E’ nevicato in tutta la zona e, causa temperaure polari (-10 a Montebello e Farindola, dove la coltre bianca ha superato i 10 centimetri, tra -6°C e -4°C a Loreto e Penne, dove la neve s’è fermata attorno ai 5 centimetri), nelle prime ore del mattino non è stato possibile viaggiare in direzione Pescara.
Verso mezzogiorno la situazione è tornata piuttosto tranquilla.
Per quanto riguarda le temperature spicca il -20°C gradi registrati a Campo Imperatore(AQ).