Il volto instabile della primavera:
finora abbiamo assistito ad un andamento stagionale altalenante. Abbiamo apprezzato periodi anticiclonici consistenti, soprattutto a marzo, con temperature decisamente superiori alla norma ed in grado di consentirci il cambio d’abiti. Poi è subentrata una maggiore dinamicità atmosferica, tipica del periodo, sfociata sovente in instabilità duratura. Tuttavia quanto accaduto può essere considerato assolutamente normale, al di là degli eccessi termici registrati in varie circostanze.
Sbalzi termici:
è evidente come dinamicità si traduca in sbalzi termici notevoli. Non ci si deve stupire, quindi, se dal caldo siamo passati al freddo, e viceversa. A dire il vero, volendo stilare un bilancio assolutamente provvisorio, al momento hanno prevalso valori termici superiori alla norma. Aprile, però, così come marzo è capace sovente di mostrarci ancora la relativa vicinanza con la stagione invernale. Ed è quel che è successo poco tempo fa.
Prospettive instabili durature:
dopo aver affrontato il primo ponte festivo, quello pasquale, ci apprestiamo a vivere il secondo. Il 25 aprile aprirà le porte ad un lungo weekend primaverile, durante il quale ci sarà il tempo di dedicarsi al meritato relax. Ovvio, quindi, che sapere quale sarà il tempo meteorologico è più che una semplice curiosità. Purtroppo, dopo aver effettuato l’analisi modellistica comparata, le prospettive sono tutt’altro che rosee. L’instabilità ci accompagnerà anche nei prossimi giorni e venerdì non mancherà occasione per ulteriori fastidiosi acquazzoni.
Le perturbazioni atlantiche:
ciò che appare evidente, anche senza possedere particolare dimestichezza coi modelli, è la vigoria dell’Atlantico. Non solo. La mancanza di una struttura anticiclonica capace di arginarne lo strapotere si ripercuoterà inevitabilmente anche sul nostro Paese. La lacuna barica persistente richiamerà nuovi impulsi perturbati, il più intenso dei quali dovrebbe transitare a cavallo tra domenica e inizio settimana prossima.
Cos’accadrà dopo?:
Beh, la prospettive a lungo termine sono poco incoraggianti. Sembra potersi strutturare una grossa area depressionaria sul Nord Europa, grossomodo sulla Scandinavia, i cui effetti potrebbero estendersi sin sul Mediterraneo. Ciò significa che il tempo si manterrebbe instabile, o addirittura perturbato, e il clima decisamente fresco.
Focus: evoluzione sino al 06 maggio 2014
Le condizioni d’instabilità continueranno ad interessarci anche nei prossimi giorni. Il 25 aprile, lo si è detto ma lo ripetiamo, sarà una giornata segnata da acquazzoni e temporali. Verranno coinvolte più facilmente le zone montuose, ma non mancheranno sconfinamenti anche in altre aree. Nel corso del weekend la situazione è destinata a peggiorare ulteriormente, stavolta a partire dal Nord Italia con successiva estensione anche alle altre regioni.
Il quadro d’instabilità dovrebbe accompagnarci anche nel ponte del 1 maggio e non è da escludere addirittura l’isolamento di una goccia fredda nel cuore del Mediterraneo.
Evoluzione sino al 11 maggio 2014
A seguire ulteriori apporti instabili, stavolta da nord, potrebbero sfruttare la persistente lacuna barica mediterranea e la mancanza di un’Alta delle Azzorre in grado di proteggerci da nuove sfuriate.
In conclusione.
Insomma, la primavera sta facendo i capricci com’è giusto che sia ma siamo certi che pian piano le rimonte anticicloniche acquisteranno vigore e ci traghetteranno gradualmente verso la stagione calda.