Esattamente come durante l’ultimo inverno, almeno nella sua prima metà, Siberia e Italia erano gemellate per la mancanza di freddo, questa estate è la mancanza di caldo ad accomunare le due aree geografiche.
L’Estate sta fallendo non solo in Italia e più in generale nel sud europeo, ma anche, ed in maniera ben più cospicua, nelle terre russe poste tra il Mare di Pechora, il bacino orientale del Volga, gli Urali e il Bassopiano Siberiano Occidentale.
Nell’ultima settimana le anomalie termiche negative rispetto alle medie climatiche trentennali raggiungono addirittura gli 8-9 gradi, e sono speculari alle fortissime anomalie positive che interessano invece il settore centrale scandinavo. In mezzo stanno le terre baltiche orientali e la Russia europea occidentale, dove nell’ultima settimana le temperature sono andate via via aumentando (le tratteremo a parte).
Ma tornando alla zona uralica, abbiamo nel recente passato già evidenziato il freddo anomalo che interessa la regione, con ben due nevicate a bassa quota che hanno colpito gli oblast di Cheljabinsk e di Baschiria.
Analizziamo ora i dati di alcune tra le maggiori città di questa zona.
Ekaterinburg questo mese sta avendo (dati aggiornati al 28 luglio) una temperatura media di 14,5°C, rispetto ad una media trentennale di 18,5°C. L’ultima giornata con una massima superiore ai 20 gradi è stata il 16 luglio e nella seconda metà di luglio la media è di 12,3°C, oltre 6 sotto la norma. Inoltre, nella seconda metà del mese ha piovuto quasi tutti i giorni.
A Cheljabinsk la temperature media del mese attuale è 15,5°C, quella delle ultime due settimane 13,2°C, la media trentennale di luglio 19,3°C. Anche in questo caso la seconda parte del mese è 6°C sotto la media. Negli ultimi 10 giorni solo una volta la temperatura massima ha superato i 20 gradi (la media è 25,2°C). Nubifragi e conseguenti estesi allagamenti hanno colpito la città la scorsa settimana.
Spostandoci un po’ più a sud, vicino al confine kazako, dati simili li ritroviamo a Magnitogorsk, con media mensile di 15,6°C rispetto ad una trentennale di 19,2°C e ultime due settimane freddissime con una media di 12,9°C.
Più ad est troviamo Kurgan, dal clima ancor più continentale e con un’anomalia che aumenta ancora. Rispetto ad una trentennale di 19,8°C quest’anno la media è di 15,5°C e nelle ultime due settimane di 13,2°C. La temperatura massima non supera i 20 gradi dal 20 luglio in confronto di una media massima di 25,9°C e di una massima assoluta registrata nel 1952 di ben 40,5°C!
Più a nord di tutte le città precedentemente analizzate si trova Salehard. Qui le medie estive sono più basse, quelle di luglio si attestano a 14,8°C. Ben più freddo è quest’anno, con una media di 11,1°C.
Ad ovest degli Urali, in territorio europeo, le anomalie rimangono consistenti. Ufa, in Baschiria, ha medie di luglio di 19,8°C, quest’anno 15,9°C ed appena 13,9°C nelle ultime due settimane.
A Perm la media mensile trentennale è 18,9°C, quella di quest’anno 14°C e nelle ultime due settimane 11,9°C e solo una volta la massima ha superato i 20 gradi.
Piuttosto freddo anche nella Repubblica dei Komi, a Uhta la media mensile è di 12,4°C rispetto ad una trentennale di 16,4°C.
Il freddo anomalo nella regione artica, che persiste anche negli ultimi giorni, l’abbiamo già trattato in un precedente articolo.
Procedendo verso ovest le anomalie diminuiscono e già nella regione di Mosca divengono praticamente nulle. Nell’ultima settimana la capitale moscovita ha avuto un clima estivo ideale, con giornate calde e nottate fresche, merito di aria in quota di matrice artica che ha mantenuto bassa l’umidità e consentito un buon irraggiamento, tanto che in alcune zone della regione moscovita le temperature notturne sono scese fino a 3 gradi, ma non a Mosca città dove si sono mantenute sopra i 10 gradi.
Più ad ovest ancora, soprattutto nell’ultima settimana è giunto il caldo dell’anticiclone scandinavo, che lentamente si è spostato più ad est invadendo tutta la zona baltica orientale, San Pietroburgo compresa, e lasciando che forti temporali si insinuassero invece in Svezia e Norvegia. Ora il caldo è previsto spostarsi ancora più ad est, colpendo anche Mosca, dove già oggi la temperatura ha varcato, per la prima volta da oltre 10 giorni, la soglia dei 30 gradi.