Il freddo è tornato a interessare il Polo Sud geografico, in un mese sotto questo profilo scarsamente interessante per quanto riguarda le altre stazioni antartiche. Il 22 luglio, alla base Amundsen-Scott, il termometro non è infatti risalito oltre la soglia dei -70 °C, oscillando fra una massima di -70,7 °C e una minima di -74,8 °C. Quest’ultimo valore eguaglia quello registrato il 6 luglio (di cui si era data notizia in https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=11424 riportando il dato del Climate Monitoring and Diagnostics Laboratory della NOAA di -75,3 °C, che l’Antarctic Meteorological Research Center corregge però all’insù di mezzo grado) ed è il più basso dal 21 luglio 2004. Il mese inoltre, al Polo Sud sta facendo segnare medie inferiori alla norma: fino al 22 luglio il dato è di -62,3 °C, contro -59,9 °C che rappresenta il valore storico (1957-2004).
Come si diceva, nelle altre stazioni il luglio 2005 non è molto freddo: in particolare nella base russa di Vostok, dove la media su base mensile (71,6% dei dati sinottici disponibili) il giorno 22 fa segnare -61,8 °C, contro una normale di -67,0 °C: se confermato, sarebbe il valore più alto dal luglio 1995, quando si registrarono -56,7 °C. Assenti anche temperature inferiori ai -75 °C nelle stazioni più elevate del plateau che, in questo scorcio di stagione, sarebbero quasi la norma: fa eccezione Dome Fuji (3.810 metri di quota), dove il 9 luglio si è andati a -75,9 °C e, alle 0248 UTC del 23 luglio, a -75,4 °C.