Dove eravamo rimasti? Prendo a prestito questa celebre frase dal mai dimenticato Enzo Tortora per ritornare alla fine del precedente articolo, dove domandavo:
“…I modelli sbagliano a non vedere una veloce conclusione di questa ondata di caldo…? Fra 7 o 10 giorni avremo la risposta… e sapremo se potremo considerare questa Estate come il principio del ritorno alle Estati di una volta o come la prosecuzione di un trend consolidato”.
I modelli non si sono sbagliati e la riposta l’abbiamo avuta chiara. Ancora una volta, rispettando quindi il trend consolidato, l’Estate si è presentata con la veste “africana”, portando giorni di calura insopportabile e nuovi record termici.
Non solo, l’ondata di caldo che oggi volge al termine è stata addirittura la più intensa dopo quella dell’estate 2003, e per quanto riguarda i primi 8 giorni d’agosto addirittura superiore a quella del 2003, avendo superato per quattro giorni di fila, dal 5 all’8 agosto, e per 5 volte considerando anche il 28 luglio, la soglia della temperatura media dei 27 gradi (media di un centinaio di località prese a campione). Tale soglia non viene nemmeno raggiunta tutte le estati e dopo il 2003 solo in tre occasioni, nelle estati del 2005, 2007 e 2012 era stata raggiunta per più di una volta ma mai per più di due!
Ci siamo dunque trovati di fronte all’ennesima ondata di caldo eccezionale, anche se ormai è difficile distinguere l’eccezione dalla normalità, perché ciò che era eccezionale fino a 15 anni fa, oggi è la normalità.
E se guardiamo a quanto accaduto in Europa Centro-Orientale possiamo quasi ritenerci fortunati, perché in quell’area geografica si è davvero fatta la storia climatica, con decine e decine di record di caldo disintegrati, alcuni per più volte.
L’illusione di un’estate old style era dunque veramente tale? Forse non del tutto. Quest’anno, come avveniva spesso negli anni ’90, il caldo estremo probabilmente sarà limitato al periodo centrale dell’estate, tra fine luglio e inizio agosto, quello statisticamente più caldo.
Una caratteristica delle estati anni ‘2000, oltre a quella di presentare ondate di caldo intensissime, è stata anche di allungarsi soprattutto verso la primavera e in qualche caso verso l’autunno, guadagnando circa un mese rispetto ai decenni passati; quest’anno invece la primavera si è presa tutto il suo giusto spazio, e in qualche caso anche un pezzetto d’estate, ed è prossimo ora il ritorno a condizioni estive assai più gradevoli, in linea con il clima estivo che consente di stare all’aria aperta senza rischiare di sentirsi male.
Se fino al 20 agosto c’è la ragionevole certezza che non si avranno più ondate di caldo, oltre non è dato però sapere, l’appuntamento per il prossimo aggiornamento lo diamo quindi per fine mese, momento in cui potremo avere le idee definitivamente chiare sull’andamento di questa stagione estiva.