IRRUZIONE FRESCA DESTINATA A SFONDARE OVUNQUE – Attualmente l’Italia appare sostanzialmente spaccata in due tronconi: il Settentrione risente dell’ingresso d’aria sempre più fredda soprattutto in quota, mentre sul Meridione permane una circolazione di correnti afro-mediterranee responsabili di clima ancora estivo, con temperature che superano facilmente i 30 gradi soprattutto sulle zone ioniche ed occasionalmente sui versanti adriatici. Si determinano pertanto vivaci contrasti, dai quali si sviluppano quelle condizioni instabili atte a favorire temporali anche di forte intensità. Il nucleo depressionario a carattere freddo, ora sull’Europa Centro-Occidentale, tenderà a muoversi verso sud/est, così da favorire un più incisivo di correnti ancor più fresche sul Mediterraneo, che conquisteranno tutta Italia.
TEMPERATURE IN CALO, SPECIE AL SUD – La fase relativamente calda, che si attarda ancora sul Sud Italia, è destinata quindi a concludersi: saranno inevitabilmente proprio le regioni meridionali a risentire del cambiamento più netto nel corso delle prossime 24 ore. La nuova circolazione fresca ed instabile da nord irromperà sull’intero Stivale, con maggiori effetti lungo le regioni adriatiche. In Abruzzo, Molise, Puglia, Sicilia e zone ioniche di Calabria e Basilicata si attendono i cali termici più consistenti, fino a picchi dell’ordine degli 8/10 gradi in meno rispetto ad ora. Non vi è troppo da sorprendersi, se si considera che proprio in queste zone il termometro ha raggiunto punte di 30-33 gradi, mentre per venerdì 13 settembre le temperature quasi ovunque si manterranno su valori massimi inferiori ai 25-26 gradi, tranne i settori ionici.