ALTA PRESSIONE SPINGE DA OVEST – L’ampia ferita depressionaria sul cuore dell’Europa è ancora ben presente, ma tende a circoscriversi e portarsi a latitudini più elevate: sono le premesse di un progressivo riassetto barico, guidato dal ritorno in grande stile sulla scena europea dell’alta pressione delle Azzorre. Il perno principale del vasto regime perturbato non è più posizionato tra Scozia e Norvegia, ma ha arretrato nei pressi dell’Islanda. Spazio e piena libertà d’azione quindi all’anticiclone, che ha già iniziato le sue mire espansive verso levante: ora non è più relegato solo alla Penisola Iberica, ma ha riconquistato anche buona parte della Francia e l’Italia. Il fulcro anticiclonico, con apporto sub-tropicale, è destinato a puntare per il fine settimana sul cuore del Continente.
ITALIA, ANCORA STRASCICHI INSTABILI – Dicevamo che l’alta pressione si sta gradualmente portando anche verso l’Italia, ove però tuttora permangono ingerenze d’aria fresca ed instabile legate alla circolazione ciclonica sui Balcani. Un fronte nuvoloso, legato a questa circolazione di correnti settentrionali, ha lambito tutta la Penisola, apportando vivace ventilazione e nuvolaglia più minacciosa su parte delle regioni centro-meridionali. Piovaschi sparsi si sono avuti sul Sud Peninsulare e su alcune località interne della Sardegna, mentre isolati acquazzoni pomeridiani non sono mancati sulle aree centrali appenniniche nelle ore più calde del giorno. Molto più sole al Settentrione e lungo la fascia tirrenica centro-settentrionale, con temperature in moderato rialzo: le punte più elevate, prossime ai 30 gradi, si sono raggiunte in Puglia e Sicilia.