Sapore d’estate:
in questi ultimi giorni stiamo assaporando scampoli estivi in piena regola. Ovviamente siamo a fine settembre ed è impensabile raggiungere i valori termici di luglio e agosto. Ciò non toglie che la struttura anticiclonica in auge abbia in tutto e per tutto le parvenze dei temibili assalti africani stagionali e per rendersene conto basterebbe dare uno sguardo ai valori termici raggiunti in Spagna e sulla Francia meridionale.
Ma…:
c’è un ma, ovvero il periodo nel quale ci troviamo. Come detto il mese volge al termine e la stagione autunnale sta per entrare nel vivo. Ecco quindi che non ci si deve stupire se su alcune zone il tempo non è così bello come vorrebbe una rimonta anticiclonica quale quella attuale. La comparsa di nebbie, nubi basse e foschie testimonia la fragilità di una struttura altopressoria che ben presto entrerà in sofferenza. Da ovest, infatti, giungono i primi chiari segnali di un suo imminente cedimento, ovvero l’intrusione d’aria umida atlantica responsabile della crescita esponenziale dei tassi d’umidità.
Caldo anche in Italia:
ciò detto, le temperature si sono portate al di sopra delle medie e nei prossimi giorni registreranno un ulteriore rialzo. Analizzando il profilo termico peninsulare si scorgono valori – specie al centro sud e nelle isole maggiori – superiori anche di 7-8°C rispetto alla norma. Significa che in alcune città si potrebbero raggiungere, o magari superare i 30°C.
Le dinamiche bariche:
è importante soffermarsi un attimo sulla disposizione degli attori barici perché solo analizzandola si è in grado di comprendere il meteo attuale e l’evoluzione futura. L’Anticiclone è stato in grado di raggiungerci perché spinto ad est dal possente Vortice Ciclonico ubicato sull’Atlantico Portoghese. Rammenterete che nel precedente articolo si parlò espressamente di richiamo pre-frontale, indicando nell’erosione barica iberica la causa principale del transito sul nostro Paese di un più consistente promontorio subtropicale. E’ per questo che le temperature cresceranno ancora ed è per lo stesso motivo che da ovest giungono i primi cenni di cambiamento.
Atlantico protagonista:
il Vortice Ciclonico succitato, pur perdendo gran parte del proprio vigore nell’azione di demolizione dell’Alta Pressione, riuscirà nell’intento di inserire nel cuore del Mediterraneo un impulso perturbato risolutivo. Come vedremo a breve nel dettaglio, sul finire della settimana si manifesterà un vigoroso peggioramento.
Sarà vera svolta?:
Probabilmente no. O perlomeno, non un cambiamento tale da indurci ad acclamare l’avvio in grande stile dell’autunno. Stante le ultime proiezioni modellistiche, parrebbe insistere la falla barica portoghese laddove andrebbero ad inserirsi nuovi apporti ciclonico. Ciò significa che passata la buriana domenicale, potrebbe manifestarsi un rapido miglioramento col ritorno sulla scena del promontorio anticiclonico africano. Soltanto dopo potrebbe intervenire un cambiamento più sostanzioso, quello che per intenderci decreterebbe l’inizio del “vero” meteo autunnale.
Focus: evoluzione sino al 08 ottobre 2013
Nei prossimi giorni avvertiremo un ulteriore rialzo termico, sulle cui cause s’è ampiamente dibattuto. Va detto tuttavia che su alcune regioni continueranno a manifestarsi insidie nuvolose derivanti sia dagli spifferi umidi da ovest, sia dai primi impulsi instabili in transito a ridosso delle Alpi. Dinamica che condurrà, gradualmente, al vigoroso peggioramento domenicale. Un peggioramento destinato principalmente al centro nord, laddove ci aspettiamo violenti temporali, forti rovesci di pioggia e un calo delle temperature.
Il sud verrebbe interessato in misura minore, probabilmente con qualche episodio temporalesco pomeridiano a ridosso dei rilievi. Ma come detto potrebbe intervenire un rapido miglioramento apportato dal ritorno di una struttura anticiclonica a prevalente componente subtropicale. Un cambiamento più incisivo potrebbe intervenire verso la conclusione dello step previsionale, causa l’intervento di una nuova depressione atlantica in rientro da est e capace di isolare una goccia fredda nel cuore del Mediterraneo.
Evoluzione sino al 13 ottobre 2013
Tendenza che se confermata aprirebbe le porte ad un periodo di tempo decisamente instabile, o perturbato, associato ad un corposo calo delle temperature.
In conclusione.
Autunno che dopo essersi mostrato vivace nella prima fase di settembre, ora si sta concedendo una pausa. Niente di strano, è bene ricordarlo, perché siamo a settembre e ci sta che le Alte Pressioni possano stabilirsi sul Mediterraneo.