L’alta pressione delle Azzorre si trova possente in pieno oceano, ma distende un promontorio su Europa centro meridionale, comprendendo anche le nostre regioni centro settentrionali.
A nord di esso, un nuovo sistema depressionario avanza verso sud, collegato con l’attività del Vortice Polare.
La sua base attualmente è tra il Regno Unito e la Danimarca, ma estende la sua influenza su tutta l’area che abbraccia la Francia settentrionale il Benelux e la Germania del nord.
L’aria fredda che lo segue, si evidenzia molto bene sull’oceano a ridosso dell’Irlanda risalendo poi verso l’Islanda in un ampio corridoio che tende a conquistare la via verso sudest.
Sulla Scandinavia è presente un’area a pressione maggiore che divide la depressione in discesa verso sud, da un’altra area depressionaria legata al Vortice Polare che trova posizione sulla Russia settentrionale e che è stata la responsabile del peggioramento avutosi sul finire del week-end sulla nostra penisola e che ora dispensa nubi e fenomeni nevosi su tutta l’area orientale europea.
A sud del promontorio anticiclonico si trova ancora un’estesa fascia depressionaria che condiziona il tempo del bacino del Mediterraneo con instabilità a tratti perturbata sulle aree meridionali del mare nostrum dove si assiste a precipitazioni anche insistenti sull’estremo sud italiano, iberico e greco, con manifestazioni nevose su quest’ultimo, mentre la presenza di un esteso fronte caldo, mantiene condizioni avverse sulla Sicilia e l’Africa settentrionale.
L’evoluzione della depressione, l’espansione del promontorio verso est-sudest e l’avanzata della depressione dal Regno Unito verso la Francia porterà un miglioramento effimero delle condizioni sul nostro paese mentre la Francia si troverà di nuovo sotto aria artica, che ha regalato un lungo inverno ad un paese che non è abituato a tanta lunga rigidità.
Le sorti della depressione artica sono ancora da definire, nella traiettoria verso sud e nelle successive conseguenze sul nostro paese, che potrebbe temporaneamente subire un deciso rialzo termico per richiamo di correnti meridionali sul centro sud per poi tornare a valori del tutto invernali su buona parte della penisola.
Per l’Europa cambierà ben poco: continuerà a dominare il trend invernale, con l’alta oceanica ben disposta sui meridiani e il Vortice Polare libero di dire la sua su tutto il continente, complice un anticiclone russo sempre vigile e pronto ad intervenire a favore del generale inverno.