FENOMENI ESTREMI – L’azione tenace dell’anticiclone africano, nel corso degli ultimi giorni, si è fatta sentire principalmente tra la Penisola Iberica e l’Italia, coinvolgendo quindi il bacino centro-occidentale del Mediterraneo. Gli sbuffi d’aria molto calda sub-tropicale sono risaliti anche a latitudini più alte, contrastando in modo molto energico con gli apporti d’aria più fresca atlantica collegati ad una depressione che ha dispensato piogge abbondanti a più riprese in Gran Bretagna. Il fine settimana appena trascorso è stato così segnato dall’evoluzione di insidiose celle temporalesche nella fascia di confluenza lungo la quale sono venute a contatto le due differenti masse d’aria: gli episodi di maltempo più violento si sono sviluppati in alcune zone della Francia centro-orientale, nonché tra Svizzera e sud della Germania.
GRANDINE DEVASTANTE – In Francia è stata la regione della Borgogna a fare i conti con imponenti celle temporalesche associate a furiosi colpi di vento forti rovesci di grandine distruttiva. Il maltempo si è poi trasferito anche nella Svizzera tedesca, dove la violenta ondata temporalesca ha causato ingenti danni, allagamenti e alberi sradicati. Il fronte temporalesco si è spostato dalla regione di Berna a Zurigo per poi raggiungere Turgovia e lago di Costanza. Nel quartiere Seebach di Zurigo in alcuni punti la coltre di grandine avrebbe raggiunto i 20 centimetri di altezza, sul lago di Zurigo molte imbarcazioni sono rimaste danneggiate dalla furia dei venti. Nel canton Turgovia i chicchi di grandine hanno avuto dimensioni come palline da tennis. Non è andata certo meglio nella Germania centro-meridionale, in particolare sulla Baviera, dove alcuni chicchi di grandine hanno raggiunto l’incredibile diametro di 9 cm.