ANTICICLONE ANCORA AI MARGINI – L’annunciatissimo ingresso dell’alta pressione sub-tropicale si sta per concretizzare, ma al momento il suo apporto stabilizzante resta confinato al Mediterraneo Occidentale. Nella fascia di confine fra l’anticiclone ed il flusso atlantico scorre una sequenza di perturbazioni, connesse alla vasta saccatura nord-atlantica: oltre al minimo barico posizionato nei pressi delle Isole Britanniche, una nuova vasta voragine depressionaria si è scavata più a sud in pieno Atlantico, sprofondando in corrispondenza delle Azzorre. Ed è proprio questo affondo a sollecitare la risposta anticiclonica africana, destinata ad espandersi in modo sempre più incisivo sul Mediterraneo Centro-Occidentale.
PERTURBAZIONE ATLANTICA LAMBISCE L’ITALIA – In attesa dell’espansione decisa dell’anticiclone in risalita dall’Africa Nord-Occidentale, un fronte nuvoloso ha approfittato di questa fase nella quale il nostro Paese è rimasto un po’ “terra di nessuno”. Nuvolaglia abbastanza compatta si è affacciata soprattutto sulle regioni del Nord, senza comunque portare ripercussioni di particolare rilievo, a parte qualche sporadico piovasco risultato più frequente a ridosso dei rilievi alpini occidentali: quello in transito su parte del nostro Paese è il ramo meno attivo della perturbazione, il cui grosso va transitando a nord delle Alpi.
INSTABILITA’ DIURNA LUNGO LA DORSALE – Sulle regioni del Centro-Sud il meteo si è mantenuto decisamente più stabile e soleggiato, ma nelle ore più calde del pomeriggio si è manifestata una vivace cumulogenesi a ridosso dei rilievi appenninici, per effetto dell’aria più fresca ed instabile al seguito di quel che è rimasto del vecchio fronte perturbato, ormai slittato sui Balcani. Non sono mancati sporadici scrosci di pioggia a carattere piuttosto circoscritto, specie sulle aree interne del Sud, ma anche sui settori montuosi dell’Emilia, ove una cella temporalesca ha lambito anche la città di Bologna.