TEMPORALI ALLE ULTIME BATTUTE – L’aria più fresca giunta dal Baltico, pilotata da una depressione sull’Europa Orientale, non ha solo portato una fase termica più vivibile, ma ha anche incrementato l’instabilità pomeridiana. In questi ultimi giorni l’anticiclone nord-africano ha infatti spostato la sua roccaforte più ad ovest ed ora è parzialmente arretrato a sud, lasciando così l’Italia in una sorta di palude barica ed in balia delle infiltrazioni d’aria fresca ed instabile che continuano ad affluire in quota. Nuovi temporali movimenteranno un po’ il meteo del pomeriggio di questo 14 agosto (Vigilia di Ferragosto), ma l’alta pressione africana si appresta a risalire la china e chiuderà presto il varco agli spifferi instabili che favoriscono l’originarsi di questi episodi temporaleschi.
IL METEO DI FERRAGOSTO – I progressi verso una fase meteo più stabile inizieranno fin da domani, 15 agosto, per la graduale rimonta dell’anticiclone sub-tropicale che sarà l’elemento caratterizzante di tutta l’evoluzione meteo anche in seguito. La giornata festiva sarà quindi dominata dal sole su gran parte delle nostre regioni e questo non potrà che far piacere ai vacanzieri che hanno scelto il mare o la montagna per le proprie vacanze. Solamente l’Arco Alpino, ai margini del campo anticiclonico, resterà esposto all’originarsi, in giornata, di nuovi focolai temporaleschi un po’ più organizzati. Isolati rovesci saranno probabili anche lungo l’Appennino. Le temperature, complice il maggiore soleggiamento, tenderanno un po’ a salire nei valori massimi.
ULTIMI DISTURBI, POI SOLLEONE E GRAN CALDO – Nella giornata di giovedì 16 agosto si avrà ancora qualche incertezza sull’Arco Alpino, con passaggio di brevi rovesci e temporali che tenderanno a limitarsi ad interessare in prevalenza le zone montuose del Triveneto. Saranno questi gli ultimi refoli d’instabilità degna di nota, anche perché da venerdì e per tutto il week-end avremo bel tempo diffuso e temperature in forte rialzo su tutte le regioni, con il cupolone anticiclonico a pieno regime. Nonostante tutto, proprio il maggiore riscaldamento diurno potrebbe favorire la genesi di qualche isolato episodio temporalesco sulle aree montuose alpine e del Sud Appennino: si tratterà di eventi del tutto circoscritti, i classici temporali di calore.
ESCALATION AFRICANA – Le temperature inizieranno a decollare in modo considerevole subito dopo Ferragosto, dando così avvio alla settima ondata di calore dell’estate 2012. Quello delle ondate di caldo di quest’anno è un numero davvero impressionante, considerando che in media ogni estate normale che si rispetti non conta in generi più di 2-3 eventi di caldo significativi. Questa fase di gran caldo sembra destinare a colpire con enfasi un po’ tutta l’Italia e la rotta delle correnti africane sarà probabilmente più occidentale: potrebbe trattarsi dell’episodio di calore più significativo anche per il Nord Italia, area che era rimasta parzialmente ai margini delle precedenti fasi di caldo che avevano colpito in modo più intenso il Sud.