PERTURBAZIONE TAGLIA IN DUE L’ITALIA – Sta rapidamente transitando sul nostro Paese il sistema perturbato d’origine atlantica, che attualmente sta procedendo sulle regioni centrali per poi raggiungere nelle prossime ore il Sud Italia. La perturbazione è seguita da masse d’aria relativamente fredde, che già hanno invaso buona parte dell’Europa Centro-Occidentale, come si evince da quell’insieme di nuvolosità frammentata osservabile in discesa dal Mare del Nord verso Benelux, Danimarca e Germania. L’imminente espansione dell’anticiclone delle Azzorre dalla Francia devierà il percorso dell’aria fredda, la quale non sarà capace di entrare in modo incisivo sull’Italia.
PIOGGE E TEMPORALI SU CENTRO ITALIA – Il grosso della perturbazione si è andata concentrando nel corso del pomeriggio sulle regioni centrali, dove le immagini satellitari evidenziano la presenza d’ammassi nuvolosi più brillanti: all’interno di questi si celano strutture temporalesche foriere di intense precipitazioni a carattere locale. Il contributo del calore diurno e i flussi umidi di richiamo dal mare hanno innescato fin dalla tarda mattinata un’ampia cella convettiva autorigenerante sulla Toscana centrale, che ha preso vita dalla costa livornese. L’area temporalesca si è poi estesa verso est in attenuazione, mentre una serie di altri nuclei convettivi si sono poi formati anche sul Lazio, coinvolgendo la stessa Capitale.
SCHIARITE AL NORD-OVEST – Il meteo attuale è estremamente dinamico: nella mattinata la perturbazione ha portato precipitazioni anche sulle regioni di Nord-Ovest (ad esclusione dell’ovest Piemonte e gran parte della Valle d’Aosta) e sulla Liguria, ma poi da metà giornata sono subentrati ampi rasserenamenti. L’addossamento dell’aria fredda alla parte settentrionale dell’Arco Alpino ha tuttavia incentivato notevoli contrasti termici, che hanno favorito la formazione di temporali sulle Alpi Lombarde, attualmente in propagazione verso le zone limitrofe pianeggianti della fascia pedemontana tra bergamasco e bresciano. Permangono invece piogge diffuse sull’estremo Nord-Est, per il passaggio della parte principale del fronte allungato fin sulle regioni centrali.