Diamo un rapido sguardo alle proiezioni termiche relative alla giornata di venerdì prossimo. L’analisi si avvale del supporto del Modello GFS-Special, elaborato dal Centro di Calcolo del Meteo Giornale, che indica lo scarto termico tra una situazione di partenza – l’ultima emissione modellistica disponibile (in questo caso la corsa delle ore 06Z di oggi) – e un dato punto temporale di riferimento.
Nello specifico, l’arco temporale è quello delle 180 ore ovvero le 18Z di venerdì 24 Febbraio. E’ bene specificare che si tratta di un range piuttosto ampio, passibile pertanto di correzioni anche sostanziali al rialzo o al ribasso. La colorazione giallo-arancione è testimonianza di una differenza positiva, il che significa che le temperature registreranno un generale aumento. La scala numerica ci viene incontro e recita incrementi compresi tra i 4 e gli 8 gradi. Gli aumenti più consistenti dovrebbero aversi sul Nord Italia e in particolare sulle aree alpine e prealpine del Nordest.
Se tali proiezioni trovassero riscontro, si avrebbero temperature superiori alla norma di alcuni gradi. Le massime in particolare potrebbero orientarsi su valori primaverili, mentre le minime dovrebbero avvalersi dell’inversione termica e risultare più contenute. La ragione del rialzo termico è imputabile esclusivamente all’espansione dell’Alta delle Azzorre in direzione dell’Italia. Espansione che comincerà nei primi giorni della prossima settimana e che dovrebbe raggiungere il suo apice nel corso del weekend.
Viene da chiedersi, quindi, se si tratta del commiato stagionale. A nostro avviso è prematuro considerare l’Inverno al capolinea. Marzo, sovente, è capace di arrecare episodi freddi cruenti, caratterizzati da copiose nevicate alle basse quote perché più soggetto a dinamiche atmosferiche meridiane. Ad avvalorare tal tesi vi sono alcuni parametri climatici che indicano una rottura del Vortice Polare e un’espansione dell’Anticiclone in direzione dell’Artico.
V’è da dire, peraltro, che i primi tepori primaverili rappresenterebbero un accadimento del tutto naturale. Le giornate si allungano, la radiazione solare è più incisiva e il tutto è enfatizzato in condizioni di stabilità atmosferica. Sarebbe improrio, secondo noi, gridare alla Primavera anticipata non appena le temperature massime superano i 15 gradi. L’Inverno, probabilmente, avrà altre frecce al proprio arco e il bersaglio potrebbe rivelarsi nuovamente il Mediterraneo centro orientale.