L’ALTA PRESSIONE SALE IN CATTEDRA – Un vasto corridoio anticiclonico si è esteso in grande stile dall’Africa nord-occidentale fino alla Penisola Scandinava, dove si va rafforzando una vera e propria “bolla altopressoria” con massimi barici di oltre 1033 hPa: questa vasta figura anticiclonica, denominata “Otto” dall’Istituto Meteo di Berlino, va così ad opporsi a qualsiasi nuova intrusione perturbata atlantica diretta verso le coste europee. La pulsazione dell’anticiclone, alimentata da una componente sub-tropicale, ha generato condizioni di diffuso bel tempo soprattutto su Isole Britanniche, Scandinavia, parte della Francia e Penisola Iberica, contribuendo peraltro allo slittamento verso est della depressione che, dall’Italia, si è portata tra l’Egeo ed i Balcani.
CALDO E TEMPORALI – Il predominio anticiclonico e l’aria calda che lo sostiene ha determinato un deciso rialzo delle temperature: si è avuto molto caldo nel Regno Unito ed in Norvegia, con temperature fino a 26-27 gradi, valori davvero insoliti su queste aree. Nel sud della Spagna, più direttamente esposta alla risalita dei flussi nord-africani, si sono invece sfiorati i 35 gradi. Più in generale, ha fatto caldo anche sul resto d’Europa e sulle nazioni centrali in particolari, ma l’assenza di un anticiclone degno di nota ha lasciato campo libero all’instabilità atmosferica con il proliferare di celle temporalesche in Belgio, Olanda, Germania, Austria e su tutta l’area carpatico-danubiana.
ITALIA ANCORA IN BALIA DELLA BASSA PRESSIONE – L’area ciclonica, che si è portata sui Balcani, ha ancora influenzato in modo significativo il meteo sull’Italia, con particolare riferimento alle regioni centro-meridionali, dove si sono avute precipitazioni frequenti, in particolare tra Sicilia e Calabria tirrenica: nelle ore centrali del giorno qualche temporale si è scatenato sui versanti ionici della Basilicata e della Puglia. Il sole ha fatto capolino in modo più diffuso sul Nord Italia, più vicino geograficamente all’alta pressione che ha raggiunto la Francia e le Alpi Occidentali. Nel corso del pomeriggio qualche sporadico temporale, formatosi sulle Prealpi e zone pedemontane del Veneto, si è poi trasferito verso la Pianura Padana, tra Veneto ed Emilia.