Il grande freddo ci ha lasciato ed è tempo di bilanci, per quanto non ancora definitivi: abbiamo già messo in evidenza come, per trovare un’altra prima parte di febbraio così gelida e nevosa, bisogna tornare davvero indietro al febbraio 1956. Non c’è invece paragone con le ondate di gelo più recenti, avvenute sempre nello stesso periodo, del 1963 e del 1991, le quali sono state di livello inferiore. Le similitudini con il mitico febbraio 1956 sono davvero molto tangibili, sia in termini di nevicate eccezionali che di picchi di temperatura estremamente rigide. Le stesse modalità da cui è scaturito l’episodio gelido sono del tutto simili: analogamente a quanto accaduto quest’anno, anche in quell’inverno storico di più di 50 anni fa, nella fase precedente al grande gelo, la stagione si mostrava sottotono.
Diventa a questo punto interessante mettere a confronto gli effetti delle due ondate di gelo: per farlo prendiamo come riferimento i periodi compresi fra l’1 ed il 13 febbraio di entrambi gli anni con gli scarti di temperatura dalla norma (la differenza è calcolata sulla base del raffronto con le medie di temperatura del trentennio fra il 1981 ed il 2010). Le due cartine in basso parrebbero gemelle, con la distribuzione delle anomalie termiche straordinariamente simile, pur essendo riferite all’intero comparto europeo (tutto il Continente appare imprigionato nel gelo in ambedue le situazioni): solo da un’osservazione attenta, si intuiscono delle lievi differenze.
Tutte queste analogie si ritrovano anche nell’impianto barico, anche se riguardo questo, capiremo meglio le differenze fra i due grandi episodi di gelo in un successivo approfondimento. In Italia le anomalie termiche riscontrate coincidono in modo quasi perfetto, anche se nel 1956 il freddo, nel complesso, riuscì maggiormente a sfondare verso il Sud e le Isole, dove ci furono maggiori occasioni di neve anche in pianura e sui litorali. Osservando con attenzione, l’estremo Sud è stato tagliato quest’anno da scarti negativi dalla norma di circa -3°C, mentre nello stesso periodo di giorni del 1956 l’anomalia fu pari a circa -4.5°C.