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Prima decade di luglio, dominio dell’afa

di Ivan Gaddari
27 Giu 2012 - 12:30
in Senza categoria
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Si prospetta un'altra settimana di caldo intenso, che diverrà afoso e a tratti davvero insopportabile. Il tutto potrebbe accompagnarci sino al 10 di Luglio.
Piccola tregua:
anche se molti sostengono, a ragion veduta, che il caldo non ha allentato la morsa, perlomeno abbiamo assistito ad una diminuzione dell’umidità ad opera dei venti settentrionali. L’afa che ha prevalso per molti giorni della scorsa settimana, ha lasciato spazio ad un caldo più sopportabile.

Persistente anomalia termica:
le temperature, pur calando di alcuni gradi, rimangono superiori alla norma. Basterebbe osservare qualsiasi diagramma termico per rendersi conto che attualmente vengono registrati valori maggiori di 1-2 gradi sulle medie stagionali. Gli stessi diagrammi ci darebbero una visione d’insieme preoccupante, perché emerge una perdurante anomalia termica positiva per tutta la prima decade di luglio. Il clou del caldo lo avremo tra domenica e mercoledì prossimo, quando il termometro raggiungerà punte di 38-39°C.

L’afa:
quel che preoccupa, visti i precedenti, è l’afa. L’innalzamento dei livelli di umidità avverrà soprattutto in prossimità degli specchi d’acqua, siano essi fumi, torrenti o mare. E’ risaputo che l’eccessiva quantità di vapor acqueo nell’aria equivale a notevoli difficoltà di traspirazione da parte del nostro organismo. Ne consegue il ben noto disagio fisico, che può sfociare in pericolosi malori in persone deboli o affette da patologie cardio-respiratorie. Il consiglio è quello di evitare di uscire di caldo nelle ore più calde ed evitare accuramente repentini sbalzi di temperatura.

Qualche insidia sul nord Italia:
vedremo, a breve, il perché del ritorno dell’Anticiclone Africano. Quel che possiamo anticipare è che un temporaneo abbassamento del flusso perturbato atlantico, attorno al 3 luglio, dovrebbe traghettare un po’ d’aria umida e instabile a ridosso delle Alpi. Significa che torneranno i temporali, alcuni persino vigorosi e in sconfinamento verso le alte pianure. L’area maggiormente indiziata è il nordovest, mentre al nordest l’instabilità potrebbe rivelarsi più blanda e concentrata principalmente sulle montagne.

Colpa dell’Atlantico:
nelle ultime settimane abbiamo assistito al costante apporto perturbato sull’Europa centro settentrionale. Le depressioni atlantiche hanno percorso l’asse britannico/scandinavo, provocando condizioni meteo addirittura di stampo autunnale. L’Anticiclone è rimasto ancorato alla Penisola Iberica, non consentendo alle perturbazioni di entrare sull’Europa occidentale. Tra l’altro, vista la lontananza dell’Alta delle Azzorre, le aree cicloniche hanno modo di approfondirsi in quell’area di Oceano da considerarsi deleteria perché fautrice delle spinte subtropicale nel cuore del Mediterraneo.

Le vie d’uscita:
al momento si intravede qualche cenno di cambiamento dopo la prima settimana di luglio. Si tratterebbe di un tentativo delle perturbazioni atlantiche di introdursi nel Mediterraneo, ma vista la coriacea resistenza anticiclonica – manifestata ampiamente anche in questi giorni – c’è da considerare l’ipotesi (assolutamente plausibile) che il tentativo non vada in porto.

Focus: evoluzione sino al 10 luglio 2012
Le condizioni meteo, avvalendosi della presenza anticiclonica, rimangono dominate dal sole e dal caldo. Nel fine settimana assisteremo ad un rapido aumento delle temperature a seguito dell’afflusso d’aria molto calda dall’entroterra algerino. Insisteranno pochi temporali pomeridiani sulla cerchia alpina, in via di temporaneo esaurimento nella giornata domenicale. Come detto in apertura, l’afa renderà l’aria pesante, il clima opprimente.

Solleone e afa dovrebbero accompagnarci per tutta la prima settimana di luglio. Al nord, soprattutto nel settore occidentale, spifferi d’aria umida potrebbero causare una temporanea accentuazione dell’instabilità. I temporali saranno più probabili a ridosso dei rilievi, ma potrebbero esserci degli sconfinamenti anche nelle zone pianeggianti. Cenni di cambiamento più convincenti si intravedono a fine periodo, quando una saccatura atlantica potrebbe cercare fortuna nel cuore del Mediterraneo.

Evoluzione sino al 15 luglio 2012
Qualora dovesse giungere la saccatura, avremmo un peggioramento localmente vigoroso accompagnato da una significativa rinfrescata. Ipotesi tutto sommato credibile, ma che potrebbe incontrare la resistenza insormontabile del possente anticiclone africano.

In conclusione.
Inutile stupirsi della facilità con cui le temperature raggiungono valori esagerati. Le incursioni dell’Alta Pressione Subtropicale, negli ultimi anni, non rappresentano più l’eccezione, bensì la regola.

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