L’analisi dell’immagine satellitare è impietosa e in qualche modo ricalca le orme di tante istantanee osservate nell’ultimo mese: c’è l’Anticiclone, protagonista assoluto e poi c’è una perturbazione nord Africana. La lotta, si fa per dire, vede in vantaggio la struttura stabilizzante, che abbraccia l’intera Penisola. Eppure, lo vedremo nei prossimi giorni, l’azione di disturbo operata dalla perturbazione avrà il merito di indebolirne le fondamenta.
Qualora vi steste domandando se tutti quei temporali che si osservano nei Canali Insulari riusciranno a raggiungere la terra ferma, la risposta è ni. Direte voi, semplice così! Così son buoni tutti a fare le previsioni! Dovreste tuttavia sapere che quando si ha a che fare con configurazioni bariche di questo genere, ovvero con una goccia fredda che si muove come una trottola impazzita, è complicato essere precisi.
Possiamo dirvi che la maggioranza dei Modelli di previsione indicano la risalita di qualche fenomeno sia in Sardegna che sulla Sicilia. Tra le due dovrebbe risentirne maggiormente la maggiore delle Isole, in particolare il versante ionico. C’è il rischio che tra Ragusano e Messinese vadano a manifestarsi degli scrosci di pioggia localmente intensi ed in forma temporalesca. Idem sulla parte meridionale.
Le precipitazioni dovrebbero estendersi al Reggino, ovvero sull’unica zona del Mezzogiorno ove la nuvolosità avrà un qualcosa da dire. Altrove, infatti, i cieli si manterranno sereni o poco nuvolosi. Al momento segnaliamo la presenza di qualche banco di nebbia o foschie sia nella Penisola Salentina, sia nelle valli più interne della dorsale appenninica.
Dicevamo della Sardegna. Anche in questo caso i fenomeni dovrebbero manifestarsi sulla parte orientale e su quella meridionale. Ma si tratterà di piogge più isolate e meno durature. Da sottolineare la presenza di tese correnti Sciroccali sia nel Canale di Sardegna che sul Canale di Sicilia. Venti che stanno causando qualche disagio nei collegamenti marittimi con Pantelleria – ove peraltro è in atto un intenso temporale.
Procedendo al Centro Nord, beh, che dirvi? Che ci sono le nebbie e che fa freddo. Nebbie che si estendono dal Torinese alle coste Marchigiane, poi a sud verso le valli dell’Umbria, della Toscana e del Lazio. Nebbie destinate localmente a permanere gran parte della giornata e sollevarsi soltanto parzialmente.
Anche stanotte, lo si diceva pocanzi, le temperature sono state rigide. Non sono mancati valori al di sotto dello zero, specie nelle città ove la nebbia si presentava più fitta e persistente. Tant’è che ancora adesso su alcune località è segnalata nebbia congelantesi.