CHE BUFERA Il passaggio frontale in azione su parte dell’Italia sta contribuendo a scavare un minimo barico secondario sulle regioni settentrionali, certamente insolito per il periodo e che contribuirà a dar vigore ai venti che stanno già sfociando dal Golfo del Leone in direzione della Corsica e della Sardegna. La furia del vento dilagherà gradualmente verso tutta l’Italia ed in particolar modo sui bacini centro-meridionali, che risulteranno più esposta alla tipologia di correnti che spireranno in genere tra ovest e nord/ovest.
La giornata di domani, mercoledì, sarà quindi notevolmente ventosa, specie tra Corsica, Sardegna e Centro-Meridionale, ove l’intensità media del vento potrà superare i 50-60 km/h: le zone più colpite dalla bufera, oltre al Mare di Corsica, saranno le Bocche di Bonifacio. Ben poche zone d’Italia saranno risparmiate dal vento, tanto che anche tra valli alpine e parte della Pianura Padana si insinueranno raffiche di foehn, che non faranno comunque salire particolarmente la temperatura trattandosi di aria in origine molto fresca.
UN PIZZICO D’INVERNO A proposito delle Alpi, la maggior parte dell’aria più fredda d’estrazione artica si addosserà proprio ai versanti montuosi settentrionali, quindi in gran parte sul lato estero. Sulle aree di confine ed immediatamente limitrofe, dove tra questa notte ed il mattino di domani insisteranno ancora precipitazioni, è lecito attendersi un severo abbassamento della quota neve, tanto che non escludiamo sporadiche spruzzate di bianco anche a quote localmente al di sotto dei 2000 metri d’altezza.