Esteso per 274.000 kmq, tra i paralleli 10° e 15°N circa, il Burkina Faso, ex Alto Volta, è un paese senza sbocco al mare, privo di catene montuose significative (la maggior parte del paese si trova intorno ai 300-500 metri di altitudine), in cui si individuano tra fasce climatiche, caratterizzate da diversa piovosità, procedendo da nord a sud, ovvero dalla regione del Sahel, appena a sud del Sahara, dove piove solo nei 3 mesi estivi, a quella al confine con i paesi affacciati sul Golfo di Guinea, caratterizzati da forte piovosità e breve stagione secca invernale.
Le fasce climatiche sono:
1.oltre i 14,5°N clima tropicale secco, con breve stagione delle piogge estiva, dove piove discretamente da metà giugno a metà settembre, periodo in cui si accumula gran parte dei 350-500 mm complessivi.
2. tra 12° e 14,5°N clima tropicale con 4/5 mesi di stagione piovosa estiva, da metà maggio a metà ottobre, e accumuli annui compresi tra 500 e 1000 mm
3. a sud del 12°N clima tropicale con lunga estate molto umida (6 mesi, da inizio maggio a fine ottobre) e accumuli annui superiori ai 1000 mm
La fascia 1. è quella subdesertica (il clima diventa desertico oltre i 17°N circa) della cosiddetta savana spinosa, quella dove ancora piove troppo poco per avere più di una rada boscaglia di piante spinose, la fascia 2. è quella della savana propriamente detta, la fascia 3. è quella della savana boscosa umida, detta anche foresta monsonica, ormai a ridosso delle foreste equatoriali, quelle che prosperano dove la stagione secca è molto breve (2/3 mesi) o addirittura manca del tutto. Da sottolineare che la fascia 1. può sperimentare anni di grave siccità in caso di minime anomalie nella circolazione generale.
In tutto il paese in inverno non piove quasi mai (meno di 10 mm/mese), mentre in luglio si passa dai circa 100-150 mm che cadono nel nord agli oltre 250 del sud. Per quanto riguarda le temperature abbiamo, al livello del mare, da 25° a 27° in gennaio, procedendo da nord a sud. In luglio si passa dai 31°/32° del nord ai 28°/29° del sud. Il mese più caldo dell’anno è aprile nel sud e maggio nel nord, con isoterme a livello del mare che raggiungono i 35° nel settore nord, quello subdesertico (32°/33° altrove).
A determinare il clima che abbiamo descritto sono i movimenti della ITCZ, la fascia di convergenza intertropicale tra gli alisei di NE e quelli di SE. Essa nell’inverno boreale si trova a sud dell’Equatore per cui sul Burkina e i paesi limitrofi il tempo è governato dall’anticiclone subtropicale che sospinge verso il paese venti da NE secchi e, nella notte e al primo mattino, freschi (harmattan). La stagione fresca, la più secca, dura da dicembre a marzo.
In marzo e ai primi di aprile l’harmattan è ancora il vento prevalente, ma diventa sempre più caldo e le temperature aumentano considerevolmente, mentre al contrario calano nell’opposto emisfero. La ITCZ in questa fase transita giusto intorno all’Equatore (dove tipicamente i mesi più umidi sono aprile e ottobre, immediatamente dopo ai passaggi zenitali del sole), mentre intorno agli 8°-10°N si ha un periodo di transizione, con la convezione che comincia a favorire lo sviluppo di temporali, per ora brevi e sporadici, che però vanno facendosi più frequenti nel corso del mese di aprile, che come detto nel sud del Burkina è il mese più caldo. Il periodo tra fine marzo e inizio maggio è quindi nel sud quello della stagione calda, con accumuli pluviometrici ancora scarsi ma in crescita. Nel nord tutto avviene con un venti/trenta giorni di ritardo, sia l’arrivo dei primi temporali, sia il raggiungimento dei massimi termici annui, quindi la stagione calda va da metà aprile a inizio/metà giugno.
Già a metà maggio il sud entra nella stagione delle piogge, con il dominio degli alisei di SE, apportatori di aria più fresca ma anche molto umida, con scatenamento di frequenti e intensi acquazzoni, spesso temporaleschi e in prevalenza pomeridiani, laddove si scontrano con quelli di NE. La fascia di convergenza raggiunge poi in giugno i 14°/15°N e lì rimane, ovviamente non immobile, fino a metà settembre, talvolta guadagnando temporaneamente terreno fino ai 18°/19°N. Dalla seconda metà di giugno alla prima di settembre comprese tutto il Burkina riceve quindi piogge copiose, mentre il caldo si attenua, in particolare nei valori massimi, ma con aumento del tasso d’umidità, quindi della sensazione di afa. In questo periodo l’anticiclone si trova a latitudini più settentrionali, come sappiamo può abbracciare col suo respiro rovente anche parte dell’Europa.
Intorno a metà settembre, l’anticiclone subtropicale ricomincia lentamente a scendere di latitudine, mentre la ITCZ ritorna verso l’Equatore, dove si ha il secondo passaggio zenitale, in attesa di portarsi a sud dello stesso nell’estate australe. Le piogge diminuiscono nel Burkina a partire dal nord, ma solo in ottobre la riduzione delle precipitazioni si fa importante anche al sud. Il ritiro verso sud della ITCZ fa si infatti che gradualmente l’harmattan riprenda il controllo della situazione, essiccando e stabilizzando l’atmosfera, e cominciando anche a raffreddare le notti, favorito anche dalla ritrovata serenità del cielo (il soleggiamento porta invece a una ripresa dei valori diurni). Col progredire dell’autunno boreale la fascia di massima piovosità si sposta sempre più a sud e sul Burkina le piogge spariscono, con le temperature che in novembre iniziano a scendere anche nei valori diurni, essendo sempre meno calda l’aria che l’harmattan trasporta dalle latitudini intorno al Tropico del Cancro. La stagione post-piogge va quindi da fine settembre a fine novembre nel nord, mentre nel sud inizia un mese dopo circa.
Dori, nel nord (14°N, 276 m), al limite meridionale della zona a clima secco, riceve 509 mm/anno di pioggia. Le precipitazioni, inesistenti in tardo autunno e inverno (8 mm complessivi da novembre ad aprile) e scarse in maggio (32 mm), iniziano a farsi consistenti da metà giugno (62 mm nel mese) e scemano a metà settembre (85), con picco in agosto (177 mm). Modestissimi gli ultimi acquazzoni di inizio ottobre. Temperature (tutte in °C): gennaio 23,2°, maggio 33,9°, luglio 29,1°, ottobre 30,4°, anno 28,8°.
La capitale Ouagadougou (12,4°N, 316 m) è nel centro del paese e riceve poco meno di 850 mm/anno. Qualche acquazzone arriva già in maggio (75 mm), piove bene da giugno (109 mm) a settembre (138), con picco in agosto (243), poco, ma più che nel nord, in ottobre (33 mm). Per il resto aprile è a quota 21 mm, da novembre a marzo si sta sotto i 5 mm/mese (0 in dicembre e gennaio). Temperature: gennaio 24,8°, aprile 32,7°, luglio 27,2°, ottobre 29,1°, anno 28,3°. Escursioni giornaliere sui 10° in luglio e agosto, 11°/12° in giugno e settembre, più alte negli altri mesi (in aprile circa 15°, media delle massime 40°), fino ai 18°/19° del periodo secco dicembre-marzo.
Bobo-Dioulasso (11,2°N, 460 m), nel sud, raggiunge i 1116 mm/anno. Primi acquazzoni in aprile (45 mm), piogge già abbondanti in maggio (106 mm), copiose da giugno a settembre (tutti oltre i 130 mm, agosto 301), ancora significative nella prima parte di ottobre (67 mm). Scarsa la piovosità da novembre a marzo (38 mm totali, 1 in gennaio, 2 in dicembre). Temperature: gennaio 25,3°, aprile 30,3° (e già 30,1° in marzo), luglio 25,5°, ottobre 27,1°, anno 27,1°. A parte il picco primaverile notiamo come la differenza tra gennaio e luglio, di 5,9° a Dori, qui praticamente si annulli (è di soli 0,2°), con i venti freschi e umidi del Golfo di Guinea nettamente predominanti nel periodo estivo.
Paese molto povero, dove l’attività principale è un’agricoltura di sussistenza (arachidi e cotone le principali colture), sempre con la spada di Damocle della siccità quando le piogge estive rimangono a latitudini più basse del normale, il Burkina ha come paesaggio prevalente quello della savana, assumendo anzi caratteristiche già pre-desertiche nella fascia più settentrionale. Solo nell’estremo sud la stagione delle piogge più lunga permette lo sviluppo di un ambiente vegetale più ricco, quello delle foreste monsoniche.
La Grande Mosquee di Bobo-Dioulasso (seconda città del paese), costruita nel 1880, è un notevole esempio di architettura religiosa islamica sudanese, seconda solo a quella di Djenne, nel Mali. La Cattedrale di Ouagadougou è invece la chiesa cattolica più grande dell’Africa Occidentale.
Su Internet siti interessanti sono www.primature.gov.bf/ (sito ufficiale governativo), www.burkinaonline.bf, www.africaguide.com/country/bfasso/.