La fornace afromediterranea non molla la presa Si acuisce lo scontro fra una vasta saccatura atlantica sull’Ovest Europa ed il promontorio anticiclonico che avvolge come uno scudo gran parte del Mediterraneo ed i Balcani. Lungo le propaggini settentrionali della fortezza barica si individuano tante formazioni temporalesche, che si generano per via di contrasti termici ravvicinati fra masse d’aria nettamente diverse. Laddove lo scontro è più acuto questi temporali giganteggiano ed è il caso, anche nella giornata odierna, della Germania.
I temporali vanno a penalizzare le stesse zone del Centro Europa perché è qui che scorre il confine fra i bordi orientali della saccatura e quelli occidentali della lingua anticiclonica. L’aria calda pompata all’interno dell’alta pressione viene così a fronteggiarsi con quella più fresca oceanica generando forti vicissitudini temporalesche, a cui si associano di frequente vere e proprie tempeste di vento o grandinate che accompagnano gli acquazzoni intensi su scala locale. Alcuni temporali si sono sviluppati anche a ridosso dell’Arco Alpino, specie sui versanti austriaci e svizzeri, lambendo in queste ore anche la Valle d’Aosta e l’Alto Piemonte, uniche zone vulnerabili dove non solo oggi si sono verificati brevi rovesci.
L’alta pressione resta forte su tutta Italia e fa da schiacciasassi, impedendo alle poche nubi in formazione pomeridiana di poter evolvere a temporale, nonostante il carburante dell’aria caldissima a disposizione nei bassi strati. Le temperature si sono confermate ampiamente sopra la norma stagionale: tra le località più roventi di oggi segnaliamo Guidonia con 39 gradi e Bologna con +38.2°C. Sensazionale la temperatura toccata ai quasi 600 metri della località marchigiana di Frontone, con un +37.8°C che vale come nuovo record mensile. In varie altre zone d’Italia Centro-Settentrionale, compresa la Val Padana e la Sardegna, si sono raggiunti e superati i 37 gradi.