Il rallentamento della corrente a getto polare è una fra le cause che hanno provocato lo sprofondamento meridiano, sul cuore occidentale dell’Europa, di una struttura ciclonica d’origine canadese, la quale sta ora strattonando buona parte del Continente. Un cambio di circolazione è tuttavia ormai prossimo, stante il ritorno dell’anticiclone delle Azzorre che ripiegherà alle nostre latitudini coricandosi lungo i paralleli.
La ritrovata vena dell’anticiclone sub-tropicale oceanico andrà di pari passo con una nuova intensificazione dell’attività del Vortice Polare alle alte latitudini: entrambi gli attori barici ne avranno dunque importanti benefici, rinforzandosi l’un l’altro (l’indice NAO salirà così su valori positivi). Verranno così probabilmente sfornati altri importanti noccioli ciclonici che, tuttavia, si muoveranno da occidente verso oriente senza tentennamenti e senza soprattutto scivolare a sud.
Nella giornata di giovedì è atteso far rotta in prossimità delle Isole Britanniche un profondo vortice ciclonico, il quale potrebbe risultare meno intenso rispetto a quello attuale. Tuttavia, la contrapposizione di un forte scudo anticiclonico più a sud, sull’Iberia, sarà un fattore che contribuirà ad esaltare il gradiente barico e, pertanto, conseguentemente la forza dei venti innescati da tale circolazione ciclonica potrebbe essere del tutto simile a quanto accaduto ieri, perlomeno tra le Isole Britanniche, il Canale della Manica ed il Mare Del Nord.