La “Tempesta perfetta”, come è stata definita, in realtà è un evento abbastanza comune sulla Costa Orientale statunitense, anche se non con questa intensità.
Quasi ogni anno la Capitale statunitense viene infatti colpita da un evento nevoso di portata pari ad almeno 20-25 cm, e la genesi è sempre la medesima.
Un fronte di aria gelida proveniente dal Canada scende lungo le regioni centrali statunitensi, generando una stretta saccatura, che provoca un afflusso di aria umida risalente dal Golfo del Messico.
E’ proprio quest’aria a fornire l’umidità necessaria per il verificarsi dell’intensa nevicata allorquando giunge l’aria fredda da nord ovest.
Quest’anno, ovviamente, tale evento è stato di grandi proporzioni, paralizzando l’attività giornaliera di Washington.
Riguardo ai dati raccolti dal Servizio Nazionale statunitense (dati comunque ancora provvisori), risulta, all’aeroporto di Dulles, la caduta di 82,3 cm di neve in due giorni, infrangendo il record precedente di 58,9 cm risalente ai giorni 7-8 Gennaio 1996.
Al Baltimora – Washington International Airport, invece, non è stato superato il celebre record del 27-28 Gennaio del 1922.
Allora caddero 66,8 cm di neve, mentre stavolta ne sono caduti poco meno, cioè 63,0 cm, che rimane comunque il secondo valore di sempre dal 1871, anno di inizio delle misurazioni nevose.
Al Ronald Reagan Airport, sono caduti 45,2 cm di neve, piazzandosi alle spalle dei 47,5 cm caduti nei giorni 18-19 Febbraio 1979.
Altri eventi superiori a Washington sembrano essere stati i 66,0 cm del 1922, ed i 48,3 cm dei giorni 12-13 Febbraio 1899.
Comunque sia, un evento che ha superato sicuramente il record storico in un aeroporto, piazzandosi al secondo posto da 140 anni in un secondo aeroporto, dipendendo l’accumulo totale da fattori locali.