L’operazione di liberazione dall’occupazione africana è ufficialmente iniziata. C’è ancora da soffrire e la resistenza sahariana si rivelerà particolarmente tenace al Sud, ove il caldo proseguirà anche agli inizi della prossima settimana. Le truppe atlantiche avanzeranno compatte sull’Italia Settentrionale e a colpi d’archibugio si faran largo verso il Centro e la Sardegna. Fin da oggi esploderanno colpi temporaleschi sulle Alpi, le Prealpi, in Val Padana. Domani si innescherà una miccia destabilizzante più esplosiva e poi, da lunedì sera, le lande settentrionali entreranno in possesso dell’armata atlantica.
La porta d’ingresso sarà quella occidentale, corposi rifornimenti stazionano da giorni sulla Francia, e in Spagna. Uno stazionamento prolungato, che ha consentito alla fanteria sahariana di irrompere a suon di caldo sulla nostra Penisola. Ieri sono stati raggiunti i 37 gradi, oggi probabilmente si andrà oltre e la Puglia, come venerdì, sarà la più fidata alleata dell’armata africana. Un’armata che, per evitare lo scontro a occidente, ha trovato la strada spianata a levante, espandendosi sui Balcani. Oltre all’Italia, la calura ha avvolto la Romania, la Bosnia, il Montenegro. Un’autentica esplosione estiva, e per fortuna non siamo né a luglio né ad agosto, altrimenti i termometri avrebbe trovato ben poca resistenza nel varcare i 40 gradi.
Una premessa che ci consente di comprendere, rapidamente, quale sarà il tempo nei prossimi giorni. Già domani, lo si è detto, il Nord Italia vedrà accrescersi l’instabilità, con rovesci di pioggia e temporali che spesso potranno sconfinare in pianura. E’ probabile che si manifesti anche qualche grandinata perché il calore di questi giorni ha creato un serbatoio di carburante che darà un’ulteriore spinta alle celle temporalesche.
Le nubi dovrebbero riuscire a scavarsi un varco verso il Centro, e la Sardegna, causando qualche debole precipitazione qua e là. Il Meridione, e la Sicilia, saranno protette dall’Anticiclone africano e si preannuncia un’altra giornata di piena Estate. Cieli poco nuvolosi, a tratti velati, e caldo persistente.
La prima parte del lunedì non dovrebbe apportare sostanziali modifiche, dal pomeriggio però qualcosa inizierà a cambiare. Gli episodi temporaleschi si moltiplicheranno sull’Italia Settentrionale e verso sera intense precipitazioni potrebbero manifestarsi tra il Piemonte, la Valle d’Aosta e la Lombardia. Il rischio che possano verificarsi nuove grandinate è concreto, non solo. I fenomeni dovrebbero riuscire ad espandersi anche al Veneto, all’Emilia Romagna e al Trentino Alto Adige. L’incertezza atmosferica sarà minore al Centro, anche se le condizioni saranno spesso variabili. Ed ancor meno al Sud ed in Sicilia, sempre alle prese con la bolla d’aria calda. Un discorso a parte merita la Sardegna, perché l’avanzata del fronte temporalesco da sudovest dovrebbe coinvolgerla direttamente, innescando una vivace fase d’instabilità dal pomeriggio in poi.
La contrapposizione tra Africa e Atlantico sarà ancor più evidente martedì. Il tempo sarà brutto al Nord e le precipitazioni – oltre ad essere diffuse – potranno risultare persistenti e consistenti. Meteo in peggioramento anche al Centro, in questo caso si avranno manifestazioni temporalesche anche di forte intensità. Inizialmente l’instabilità indugerà in Sardegna, per poi lasciar strada ad ampie schiarite. Da evidenziare il calo termico, che coinvolgerà nel valore massimo un po’ tutte le regioni interessate da nubi e precipitazioni. Non ci resta che descrivere il tempo tra Sud e Sicilia, ma si fa presto. L’insistenza dell’Anticiclone africano determinerà tempo buono e caldo estivo.
Nei giorni successivi è probabile che al Centro ed in Sardegna si proceda verso un rinvigorimento anticiclonico. Anticiclone che sull’Italia meridionale ed in Sicilia non dovrebbe subire disturbi di alcun genere, mentre al Nord insisterebbero transiti nuvolosi, cupi e minacciosi. Nubi che s’assoceranno a piogge, rovesci e nuovi temporali.